1. Tutti per uno - 4


    Data: 14/07/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    L’uomo rimase un momento sulla soglia, rapito dallo spettacolo che si offriva ai suoi occhi, il mastodontico Porthos che con le braghe calate sotto le chiappe martellava poderosamente nel culo di un ragazzo, poi si volse ad Aramis:
    
    “Da dove salta fuori il moscardino?”, chiese con lo sguardo già acceso di libidine.
    
    “Notevole, vero?”, fece l’altro, alzandosi e, andatogli incontro, gli raccontò in breve la faccenda.
    
    “Il moschettiere? Beh, sembra averne la stoffa.”, aggiunse Athos, avvicinandosi ai due ingroppati sul letto.
    
    “Vieni, Athos, - ansimò Porthos – un culetto al bacio, il ragazzo… caldo e stretto come piace a noi, anche se adesso glielo abbiamo un po’ spanato.”
    
    “Vedo, vedo, - ridacchiò Athos, slacciandosi le braghe e frugandoci dentro – con quell’affare sfonderesti anche una porta!”
    
    Si cavò fuori il cazzo semiturgido e la sacca dei coglioni, pronto a passare all’azione appena possibile. Appena D’Artagnan scorse il carnoso tarello dell’ultimo arrivato e la grossa borsa pelosa che ci pendeva sotto, immediatamente fece l’occhio languido e si leccò le labbra. Allungò la mano e gli afferrò lo scroto molle, rigirandolo delicatamente fra le dita. Non era certo la prima volta che vedeva i coglioni di un uomo, ma una borsa così voluminosa, che si tendeva appesantita dai grossi ovuli non era uno spettacolo di tutti i giorni. Lo tirò verso di sé.
    
    “Ti piacciono le mie palle, ragazzo?”, fece con voce arrochita dalla libidine.
    
    D’Artagnan non rispose, ma lo ...
    ... tirò ulteriormente verso di sé, leccandosi ancora le labbra. Al che, Athos cedette e tenendosi sollevato il cazzo ormai duro, gli avvicinò alle labbra la sacca dei coglioni.
    
    “Forza, ragazzo, - lo stimolò Porthos, sempre stantuffandogli con foga nel sedere – leccagli le palle. Vedi che grosse… Dove le hai mai viste due palle così belle?”
    
    D’Artagnan non aveva certo bisogno di quell’incoraggiamento, da un pezzo ormai era attratto da tutto quanto sapesse di maschio. Lentamente dischiuse le labbra e con la punta della lingua tastò la pelle grinzosa dello scroto. Il gusto salaticcio sembrò infoiarlo ancora di più e infatti subito dopo spalancò la bocca, cercando di ingoiare l’intera sacca; ma non ci riuscì, anche per la posizione scomoda in cui si trovava, allora con la lingua si cucchiaiò in bocca un ovulo alla volta, succhiandolo e spremendolo contro il palato.
    
    Athos ebbe un fremito di pura lussuria: nessuno, neanche Milady, gli aveva mai adorato le palle in quel modo; anzi, quella non gliele aveva mai neppure toccate con le mani: Quel ragazzo era un vero fenomeno, più caldo e lascivo di una puttana da bordello.
    
    In quel momento, fra grugniti animaleschi, gemiti e sconquassi, Porthos venne, vomitando nelle budella del ragazzo un’enorme quantità di seme, che si aggiunse al precedente di Aramis.
    
    “Avanti il prossimo…”, disse togliendosi.
    
    Ma Athos si stava godendo il lavoretto di bocca e non si mosse. Così fu Aramis a
    
    Prendere il suo posto, reinfilando l’uccello ...
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