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Jules et Jim.
Data: 15/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Tibet
... bene...?". Mi bacia frettolosamente e corre alla sua auto, che gli succede? Io devo rimorchiare il bel nero e portarlo a cena con lui? Boh... fra le tante sue stranezze registro anche questa! Torno, mi tolgo di dosso i vestiti, fra le cosce ho ancora lo sperma umido di Jules, scendo la scala e mi getto in mare. Che goduria, l'acqua è frizzante, mi stendo e galleggio sulle onde, alzo lo sguardo verso l'abitazione, lui è lassù e mi sta guardando, gli faccio un cenno di saluto da buona vicina, lui risponde. Esco e mi sdraio sui ciottoli misti a sabbia della minuscola spiaggia, chiudo gli occhi.... Non lo sento arrivare.... "Ciao vicina... benvenuta in paradiso...". Alzo gli occhi, lui torreggia vicino a me, dio... se è alto, bello come un dio e nero per sovrappiù, è nudo e il suo membro mi ondeggia moscio davanti, accidenti se moscio è così, immaginiamoci quando gli tira...! "Non usare l'acqua della cisterna per bere o per far da mangiare, è stata inquinata dalle ultime piogge". "Quello dell'agenzia non mi ha detto niente". "Ti do io alcuni contenitori con l'acqua potabile, bisogna rifornirsi giù alla fontana del paese o acquistare quelle tanichette da cinque litri...". "Ti ringrazio, domani provvederò...". Mi metto seduta, lui segue interessato il movimento dei miei seni. "A proposito io sono Giulia...". Gli allungo la mano, lui si piega e si siede davanti a me... accosciato, il suo affare che calamita il mio sguardo è ancora più in evidenza. Ci stringiamo la mano, che bella ...
... mano forte, con dita lunghe.... "James, ma chiamami Jim...". Jim, Jim, Jim... avete capito ora? Mi vedo catapultata nella storia vissuta dalla protagonista del film, in un attimo vivo la storia, volo con la fantasia e passo dalle braccia di uno a quelle dell'altro, dalla verga bianca dell'uno a quella nera dell'altro, poi la sua voce mi richiama a terra.... "Ti fermerai a lungo...?". "Tutta l'estate, veramente non solo per vacanza, devo finire alcuni lavori...". "Di che genere?". "Ma traduzioni di articoli di viaggi, commenti a reportage fotografici... roba così...". "Che coincidenza, anch'io sto traducendo alcune cose...". Mi racconta che è vissuto gli ultimi due anni nei paesi francofoni dell'Africa occidentale, ha raccolto racconti e leggende popolari e le sta traducendo in francese e se andrà bene, economicamente s'intende, forse un domani anche in italiano. E' senegalese d'origine, risiede in Italia con un incarico diplomatico, temporaneo purtroppo, lamenta, è solo una soluzione per avere la residenza in Europa. Parla bene l’italiano, seppur con qualche esitazione. Lo guardo interessato, lui anche mi scruta. "Come sei bianca... sei bellissima...". "Ti ringrazio, mi vedi bella per il contrasto con la tua pelle...". "No, no, veramente...". Mi viene caldo, fuori e... dentro, ci sta provando? Magari...! Io senz'altro non mi tiro indietro, mi alzo e mi stiro, alzo le braccia e i miei seni seguono il movimento, lui mi guarda. I suoi occhi si posano sul mio petto e poi scendono e ...