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La capitana
Data: 21/07/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: iranes
... arredata era la sua scrivania, non che la cosa m’interessasse, ma mi sarebbe piaciuto stare comodo quando le avrei sbattuto in faccia il mio no. Mi sedetti sulla sua sedia, piccola ma comoda, e attesi che tornasse. Cominciai a pensare a quali attenzioni si fosse riservata su quella sedia, perché che qualcuno la facesse oggetto di attenzioni mi risultava impossibile. Ero certo che gli unici orgasmi li aveva provati su quella sedia da sola. Me la immaginavo mentre cercava di penetrarsi, con sempre maggior forza, con un dildo, mentre spingeva per farlo entrare tutto. Ero assolutamente certo che dentro quell'animo di ghiaccio, si nascondesse una cagna in cerca di padrone. La porta si aprì e lei rimase immobile a fissarmi, era smarrita, ma si riprese subito."Quella è la mia sedia! Alzati subito!""Chiudi la porta" risposi calmo"Come ti permetti di darmi ordini?! Ma chi ti credi di essere?" Mi urlò in faccia rossa in viso"Era solo un suggerimento... per evitare che tutti sentissero la discussione" rimase un attimo in silenzio e si girò per chiudere la porta, un balzo e le ero addosso, la schiacciai contro la porta e le afferrai la coda."Non ti permettere mai più di urlarmi in faccia! Chiaro?" Dissi tirandole i capelli. Lei si dimenava, ma non riusciva a liberarsi, era troppa la differenza di peso e di forza."Ora ascolta bene. Io ti posso allenare ma dovrai rispettare delle regole e me le dovrai ripetere, chiaro?""Lasciami andare che mi metto a gridare!" mi feci indietro tirandomela ...
... dietro, mi sedetti sulla sedia e la tirai in basso, le feci alzare la testa e le dissi."Vuoi davvero che qualcuno entri e ti veda così? Schiava al mio cospetto!- rimase in silenzio ed io continuai- Regola numero uno: Io sono il tuo signore, quello che dico è legge. Regola numero due: Tu non conti un cazzo. Regola numero tre: Ogni volta che lo riterrò opportuno io ti punirò. Hai capito le regole? Ripetile!" più che parlare le bisbigliò, le affondai la faccia nel mio culo"La prossima volta lo dovrai leccare. Ora ripeti le regole e fai in modo che io ti senta!" obbedì, ma vedevo chiaramente che non era domata, anzi era ancora più fiera di prima, ma l'avrei piegata."Quando hai la riunione?""Fra dieci minuti" sorrisi"Fammi uno spogliarello! E fai in modi che sia molto sensuale""Ma..." non fece in tempo a continuare che mi eri già abbassato pantaloni e mutande e avevo schiacciato la sua faccia contro il mio culo. La sentivo ribellarsi, ma la mia presa era salda e forte."Ora fai quello che ti ho detto!" Rimase immobile, la paura si stava facendo largo in lei, avevo visto già alte volte quella metamorfosi, iniziava sempre così, con la paura, con la speranza che non si possa fermare, poi subentra l'umiliazione e quando si spezza l'ultima resistenza, la vittima diventa solo un corpo, ma poi il piacere si fa largo e nuove sensazioni entrano in gioco, voglie sopite ed è così che diventano schiave, schiave del piacere e di com’è arrivato.Alessandra stava al centro della stanza a fissarmi ...