Eccitazione a scuola - Racconti Erotici

Eccitazione a scuola

... particolare” rispose Ilaria “semplicemente ci siamo ritrovate io e altre tre amiche a masturbarci assieme pensando ai ragazzi che dormivano a due stanze dalla nostra e di cui eravamo pazzamente innamorate” concluse arrossendo.

“Wow, dev'essere stato terribilmente eccitante” commentò Martina. “Sei anche venuta?”

“Io personalmente no” dichiarò Ilaria “ma un paio delle mie amiche si” ammise. “Hanno chiuso le gambe e sospirato forte prima di venire” aggiunse. “Ero molto eccitata ma ho preferito evitare di venire per la troppa vergogna”.

Claudio disse “sei stata fantastica a raccontarlo, non capita tutti i giorni che una ragazza confessi di aver avuto esperienza simili”.

Martina, seduta accanto a lui, si sentiva terribilmente accaldata ed eccitata al pensiero di quanto era accaduto all'amica, decise di spingersi oltre con una domanda ancora più spinta. “Come ti sei toccata in quell'occasione, avete usato anche porno?”.

La mora arrossì “in effetti una di noi voleva ma eravamo tutte troppo scandalizzate per accettarlo” proclamò, “e poi, per quanto riguarda la tecnica usata, mi sono semplicemente toccata il clitoride per un po' di volte, fino al limite dell'orgasmo in effetti” disse sempre più disinibita.

“Magari avessi avuto esperienze come le tue” sorrise Claudio “con le ragazze, ovviamente” aggiunse.

Martina si sentiva talmente eccitata che strinse inconsapevolmente le gambe provocandosi un'ondata di piacere che risalì dal suo fiore fino alla punta dei ...

... capezzoli.

“Scusate ragazzi” disse, cercando di apparire più disinibita possibile “vado un attimo in bagno, voi continuate pure”.

Detto questo si alzò e, senza nemmeno chiedere il permesso all'insegnante, sgattaiolò fuori dalla classe. Si sentiva così accaldata che le sembrava di aver appena percorso tre chilometri sotto il sole.

Corse arrancando fino alla porta del bagno ma, trovandola chiusa imprecò e corse verso gli spogliatoi della palestra sperando che fossero vuoti. Li raggiunse e socchiuse la porta: erano effettivamente vuoti. Ringraziando il cielo entrò e chiuse la porta alle sue spalle.

Nello spogliatoio erano appesi i vestiti delle ragazze che, in quel momento, stavano facendo ginnastica; senza curarsene Martina corse alla panca su cui ci si sedeva per togliersi le scarpe e vi si buttò sopra.

La ragazza si adagiò mollemente sulla panca e, senza nemmeno ragionare, si tolse le scarpe e i pantaloni. Ben presto la maglietta e la canottiera raggiunsero i pantaloni sul pavimento. Finalmente libera dagli indumenti, eccezion fatta per quelli intimi, Martina iniziò subito a soddisfare la voglia estrema di scoparsi che la tormentava dall'inizio dell'ora.

Si infilò subito la mano nelle mutandine e si stupì, sentendo quanto erano bagnate, senza alcun indugio, con l'altra mano, si slacciò il reggiseno e prese a tormentarsi i capezzoli: già inturgiditi.

Le dita della mano destra raggiunsero velocemente il clitoride e presero a stuzzicarlo con movimenti ritmici e ...