1. Fammi sentire la tua voglia


    Data: 23/07/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    Quel giorno avevo deciso di riordinare con premura tutta la numerosa biancheria nei tiretti, però che grattacapo e che noia ripetevo verso me stessa per l�occasione ancor prima d�iniziare. Nel frattempo svuotai il contenuto di un cassetto svuotandolo sopra l�ottomana con disinteresse e con parecchia malavoglia, dal momento che iniziai a guardare con aria critica e di netta disapprovazione gl�indumenti da tenere, quelli da scartare e quelli in ultimo da buttare nel raccoglitore per i bisognosi. A un certo punto toccai con la mano una stoffa leggera e mi ritrovai tra le mani un paio di calze nere con un pizzo leggerissimo, in quell�istante il mio cervello andò in brevissimo tempo in tilt, per il fatto che tutto richiamava in maniera precisa e zelante alla memoria agli avvenimenti accaduti di quel giorno dell�anno precedente, poiché era mattina presto quando il telefono squillò sentendo la tua voce che m�annunciava:�Ciao bellissima, sono tornato ieri da Amsterdam e ho un regalino per te, t�aspetterò nel mio ufficio, mi troverai oggi alle quattro del pomeriggio�.Tu senz�attendere la mia risposta avevi chiuso la telefonata, io ero per l�occasione affannata, dato che la tua voce m�aveva eccitato a dovere, però allo stesso tempo ti temevo. Il motivo né il perché non lo avevo ancora capito, eppure con tutto ciò accettavo approvando questa bizzarra situazione altamente appagante ed erotica. Feci una doccia veloce e mi vestii con un tailleur assieme a un normalissimo paio di scarpe ...
    ... con il tacco, un filo di trucco leggero ed ero già pronta, poi una rapida occhiata all�orologio m�indicò che ero in ritardo. Arrivai dieci minuti prima delle quattro del pomeriggio e suonai il campanello, il tuo ufficio si trovava in uno stabile nuovo nel piano d�un attico, salii in ascensore e mi lasciai guidare, in quanto eri tu che lo avevi richiamato per farlo arrivare giustappunto nel tuo ufficio. Quando la porta s�aprì, tu eri lì davanti a me, magnifico e piacevole nella tua figura imponente ed elegantemente vestito. Notai la tua bocca succosa che accennava un lieve sorriso e i tuoi occhi profondi nei quali vi lessi il desiderio perfido e perverso, che tra non molto si sarebbe avverato:�Ciao Domitilla, sono davvero felice che tu sia qui�.In pochi secondi tu eri già all�opera, dal momento che sentivo già i tuoi occhi addosso, mentre lentamente mi spogliavi di tutto lasciandomi nuda ed esposta alla tua vista. Io fremevo dentro e fuori ribollendo, perché fu in quell�istante che mi sentii prendere per le spalle e dopo avermi fatta girare verso di te mi porgesti un regalo:�Questo &egrave per te tesoro�.Di fronte a me c�era una scatola, che ben poco lasciava margine alla fantasia, io l�aprii e vidi un paio di scarpe. Era una calzatura bellissima in vernice nera con un tacco alto e sottile, ma le sorprese non erano ancora finite, perché vidi una mano scivolare nella tua giacca:�Con quelle meravigliose scarpe ci vanno bene queste� - m�indicasti, porgendomi nel frattempo un altro ...
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