1. Il ragazzo in fondo alla via


    Data: 30/11/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti

    ... un corpo caldo per cui morire. “Probabilmente ha decine di ragazzine che aspettano in fila a gambe aperte.” Mi dissi. Quando il campanello suonò, scivolai in un paio di stretti pantaloncini e sneakers. Quando aprii la porta vidi Claudio davanti a me con solo un paio di pantaloncini e sneakers. "Buon giorno, dottor Edoardi, mia Mamma mi ha lasciato un appunto in cui diceva che lei ha bisogno di un aiuto per i mobili.?" "Sì, Claudio, ma chiamami di Matteo” Risposi, "Posso approfittare dei tuoi muscoli?" Lui sorrise mentre mi superava per entrare. Il mio cazzo cominciò a contrarsi alla vista del suo bel culo rotondo. Oh come avrei voluto carezzare il suo giovane sedere. “Se solo...” pensai tra di me. Gli mostrai dove avevo deciso di mettere il sofà. Dovevamo alzarlo di alcuni centimetri dal pavimento piegati sulle gambe. L’uccello di Claudio e lo scroto senza peli scoccarono fuori dalla gamba sinistra degli shorts! Cazzo, quasi lasciavo cadere la mia estremità del sofà. "Grazie, Claudio" Dissi quando il sofà fu a posto. "Vuoi una birra" Chiesi quando il mobili furono a posto. "Grazie.” Rispose: “Quel lavoro mi ha messo sete.” "Ok, prova il divano mentre vado a prenderle in frigor." Ci sedemmo sul divano fianco a fianco bevendo birra e chiacchierando. Il mio cazzo era rigido e voleva il suo giovane corpo virile. Volevo fotterlo alla follia ma non stava a me decidere. Claudio doveva essere pronto per l’amore di un uomo. Era lui che doveva decidere, non io. Lui mi disse che gli ...
    ... mancava il papà che era morto l'anno prima. Io tentai di alzargli il morale parlando delle eccitanti ragazzine che aspettavano solo lui. "Non mi interessano le ragazzine", disse lui. "A me interessano i ragazzi." Il mio cazzo si agitò! "Io ti piaccio?" Chiesi pieno di concupiscenza. "Naturalmente, Matteo" Rispose sorridendo. Abbassai lo sguardo al suo inguine ed mi entusiasmai alla vista della sua erezione che spuntava fuori dalla cintura dei pantaloncini! Gli era diventato duro per me ed io sapevo cosa fare. Mi alzai e mi girai di fronte a lui con i suoi occhi all’altezza del mio inguine. Lui guardò in su e ci sorridemmo prima che andassi ad una delle mie nuove sedie e ci parcheggiassi sopra il culo mentre gli facevo segno di togliersi i pantaloncini. Ce l’aveva di circa 18 centimetri e duro come una pietra, ritto e con la cappella curvata verso la sua pancia dura. Piegai il dito. “Qui Claudio, per favore” Bisbigliai. Lui si lasciò cadere sulle ginocchia tra le mie gambe, io lo presi per le spalle e lo tirai a me. Lo baciai appassionatamente prima che si alzasse in piedi sporgenno in avanti le anche. “Succhiamelo, Matteo!” Implorò. Baciai il suo torso liscio abbassando la testa un centimetro dopo l’altro mordicchiando la sua pelle calda. Lui prese il suo bel cazzo e lo portò ad incontrare le mie labbra calde. Usando la punta delle dita gli carezzai l’erezione. Lui sospirò ed ansimò, poi io presi la sua verga rigida nella mia mano e gliela menai finché non sprizzò fiotti di ...