Don Giorgio
Data: 30/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: MarcoB, Fonte: RaccontiMilu
Non sono brutta, né mi considero una ragazza bellissima. Ho un certo fascino soprattutto verso i ragazzi che mi piacciono, ma ritengo di essere sicuramente nella parte alta della media. L’unica eccezione è il mio culo (meglio chiamare le cose con il loro nome). Da quanto dicono i miei amici, ho un culo superlativo. Rotondo, ben proporzionato e non troppo voluminoso, ma certamente evidente e, soprattutto, sodo. Lo so sin da quando giocavo in una squadra di pallavolo, perché il mio ragazzo di allora era disperato. Diceva che tutta la scuola veniva alle partite solo per vedere il mio culo in azione.Da allora ho sempre fatto di tutto per tenerlo nascosto con gonne e pantaloni più grandi che nascondessero le sue maggiori doti. Non posso indossare magliette troppo aderenti con gonne morbide, perché finirebbero per mettere in risalto la prominenza del culo rispetto alla schiena. Il problema nasce quando non posso proprio nasconderlo, ad esempio, quando vado in spiaggia, oppure faccio sport. In quei momenti, se anche lo dimentico, c’è sempre qualcuno che me lo ricorda con fischi plateali mentre passo o con frasi a effetto il cui soggetto è sempre lui: il mio culo. I più discreti lo fanno con occhiate affatto discrete, altri con gesti di apprezzamento plateali, oppure addirittura non riuscendo a trattenere una mano morta. “Un culo da favola” gli è scappato detto a un poliziotto che stava controllando la mia patente e credeva che mi fossi allontanata. Sì, certo, dopo mi ha chiesto ...
... scusa, ma rimane il fatto che lo ha detto.In ascensore, in autobus è un incubo al punto che anche quando faccio l’amore con il mio ragazzo, non sopporto che lui faccia apprezzamenti o che me lo palpi o, peggio, che desideri sesso anale. E questo, confesso, nonostante il sesso anale mi sia sempre piaciuto moltissimo. Qualcuno dice che il mio favoloso culo sia il frutto proprio del sesso anale praticato in abbondanza e con soddisfazione. Non so se sia vero, ma il sesso anale lo pratico senza risparmio.Sento il bisogno di sminuire il mio culo, umiliarlo platealmente e mortificare le sue carni sode. Credo che il mio culo sia senza ritegno, che cerchi sempre di primeggiare e di mettersi in mostra e, alla fine, appare sempre troppo spudorato, senza vergogna ed esageratamente spavaldo. Tempo fa ero disperata. In spiaggia il mio culo sembrava diventata un’attrazione turistica. Ogni volta che dovevo andare a fare il bagno ero imbarazzatissima e raggiungevo il mare correndo nella speranza di passare inosservata. Al contrario, attirai l’attenzione di tutti. Il bagnino, che conosco da anni e con il quale sono in confidenza, nel chiudere la mia sdraio, mi disse: “Da quando sei arrivata, faccio ottimi affari. Viene gente dai bagni vicini che, con la scusa di prendere un caffè, spera d vederti quando via a fare il bagno. Io non ci ho creduto, mi sembra esagerato, ma la cosa mi preoccupa.Sono credente e praticante. La religione, per me, è il sale della vita. Non potrei vivere se non avessi ...