Don Giorgio
Data: 30/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: MarcoB, Fonte: RaccontiMilu
... qualcosa in cui credere. Il parroco della mia parrocchia, Don Giorgio, è un signore di mezza età che con il tempo si è conquistata la fiducia dei suoi parrocchiani. Egli è di una gentilezza estrema con tutti, accoglie le sue pecorelle quando ne hanno bisogno e non è mai troppo rigido nelle questioni che richiedono coniugare la religione con il mondo moderno. È di mentalità molto aperta e ci si può confidare con fiducia. Mi persuasi che avrei potuto chiedere consiglio a lui sul come comportarmi con il culo troppo disinvolto.Un pomeriggio, accompagnata dal mio ragazzo, sono andai in parrocchia e ho raccontato questa mia esigenza a Don Giorgio che mi prese molto sul serio e mi disse:“Talvolta, mia cara, alcune parti del nostro corpo prendono il sopravvento sulla nostra ragione e bisogna intervenire con severe punizioni. Raggiungimi più tardi in canonica fra un’oretta, quando avrò finito l’ufficio della confessione per intervenire rapidamente e ricondurre la parte sulla retta via. Solo infliggendogli un’esemplare punizione otterrai qualche risultato!”.Gli chiesi: “Posso venire a trovarla con il mio ragazzo?”“È meglio di no, mia cara - mi ripose - perché l’unione non è stata ancora consacrata, egli non è tuo marito ed è bene che stia lontano dalle tentazioni.”Mi recai dopo un’ora in canonica, con ancora il velo in testa. Si compiacque del velo perché indicava la mia profonda fiducia. In mancanza di un inginocchiatoio, mi fece inginocchiare su una sedia appoggiandomi con i gomiti ...
... sul tavolo. Indossò dei paramenti speciali e prese in mano un libercolo dalla copertina nera. Con le mani giunte, mi fece dire qualche preghiera e nel frattempo lui si sistemò alle mie spalle.Si avvicinò a me e, non appena io mi girai per vedere cosa stesse succedendo, con fare paternale, appoggiò le dita della mano libera sul mio mento spingendolo e disse: “Tu sei la pecorella che è posseduta da una creatura diabolica. Non guardare mia cara, potresti rimanere impressionata” Girai la testa senza resistere, ma rimasi un po’ interessata su quanto stava per accadere. Non perché non avessi fiducia in lui, ma perché sono facilmente impressionabile.Sentii che parlottava tra se, come quando si prega e poi sentii distintamente la parola “Amen”. Appoggiò entrambe le mani sul mio culo e riprese le preghiere. Poi si fermò ancora e accarezzò la gonna, come quando la si vuole stirare.Riprese a pregare e mentre pregava tirò su la gonna appoggiandola sulla mia schiena e scoprendo completamente il culo. “Abbassa i collant e recita con me la preghiera mentre scopri la parte. Abbassa il collant fino alle ginocchia” disse.Io eseguii, appoggiandomi con il petto sul tavolo e badando di non girare la testa. Infilai i pollici delle mani dentro i collant e comincia a spingere per abbassarli. Quest’operazione era piuttosto difficile a causa del fatto che ero piegata e per abbassare i collant dovetti scuotere il culo in modo che, così facendo, il collant scendesse. Agitare il culo sotto il suo naso ...