1. La strana voglia


    Data: 26/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: MASTER84, Fonte: RaccontiMilu

    ... c'era più nulla di divertente nello starmene legata. Era anzi orribile non poter adoperare le mani, non potersi muovere, non poter scappare. Ero bloccata!Continuai così qualche secondo, con le mie braccia che quasi si muovenano da sole, lottando contro le corde. Ricordo che dovetti fare uno sforzo per ordinare loro di fermarsi. In quel modo non risolvevo niente, e mi stavo scorticando i polsi.I ragazzi stavano scendendo le scale, continuando a prendersi in giro a vicenda. Procedevano lentamente per non farsi male. Patrizio era probabilmente davanti, ed essendo alto quasi due metri si muoveva a fatica in quell'ambiente angusto. Io ero nella stanzina attigua a quella dove si sarebbero ritrovati loro dopo l'ultimo gradino: ci avrebbe separati solo una porta socchiusa, una volta che fossero stati giù. Non avevo mai provato una paura così intensa prima di allora, ero disperata e maledicevo le mie manie e la mia idea di legarmi in cantina: non potevo accontentarmi di farlo in camera mia?Se non fosse stato per le loro voci che mi fornivano un punto di riferimento, non avrei saputo come orientarmi. Tornai a muovere dei passettini lenti, per rientrare nella stanza nella quale mi ero legata. Mi aiutai con una spalla a chiudere la porta, poi sentii le forze che mi mancavano quando udii le loro voci così vicine, e mi accasciai per terra strisciando sulla porta. Il pavimento ero sporco e polveroso, ma mi ci sedetti quasi con gratitudine: accucciata nell'angolo mi sentivo protetta, ...
    ... anche se era assurdo pensarla così.- Cazzo, scotta! - esclamò Patrizio. La sua voce era orrendamente vicina. Doveva essersi bruciato le dita con l'accendino.- Fesso, cosa ti aspettavi? Fallo raffreddare un attimo prima di riaccenderlo.- Ma si &egrave vista Silvia? - chiese Patrizio. Parlava di me. Gesù! Oh, Gesù!- No, non &egrave uscita dalla stanza. Forse dorme, non si dev'essere accorta di niente.- Forse dorme. Forse! - scherzò Patrizio. Mi aveva sempre fatto un garbata corte, il primo anno con convinzione, poi aveva continuato a farlo per scherzo anche quando aveva capito che non poteva funzionare.- Dì la verità� - chiese Francesco a bassa voce - ti piace, vero?Il mio cuore era una carica di bufali in una prateria, lo sentivo martellare nelle orecchie e a tratti avrebbe potuto coprire le loro voci. Una goccia di sudore mi scivolò nell'occhio, facendomelo bruciare.- Scusa, ne possiamo parlare in un altro momento? E' buio pesto quaggiù, dai, cerchiamo 'ste cazzo di candele.Confabularono a bassa voce per un po'. A volte non capivo cosa dicessero. Io ero appoggiata con la schiena alla porta, ed oltre la parete al mio fianco sentivo le loro voci, e i rumori di oggetti che venivano spostati nel corso delle ricerche. Il fatto di dipendere da quell'accendino li costringeva a delle continue pause, rallentando di molto le loro operazioni.- Non le trovo, porca puttana! - si lamentò Francesco.- Guardiamo qui dentro, - disse Patrizio, e li sentì spingere la porta che li conduceva alla ...
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