1. La strana voglia


    Data: 26/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: MASTER84, Fonte: RaccontiMilu

    ... stanzina attigua a quella in cui ero rintanata io. Udii i tre cigolii in sequenza, progressivamente più alti.Avevo rinunciato a lottare contro le mie manette di corda, erano invincibili. Rassegnata a dovermene stare legata e imbavagliata fino al momento in cui non mi avessero scoperta, mi appiattivo contro la porta, accucciata nell'oscurità, pregando.Avevo voglia di piangere, invece dovevo trattenere il respiro, perché loro erano oltre la porticina contro la quale ero appoggiata io.- Ma che cazzo di casino, in questa cantina! Guarda, &egrave tutto lercio. Se tocchi qualcosa ti becchi il tetano. - si lamentò Francesco.- Guarda là sopra quello scaffale, dovrebbero essere lì.- Fammi luce. Niente, non c'&egrave niente.Se avessi saputo con certezza che le candele erano in quella stanza forse sarei stata meno spaventata. Invece io stessa le avevo cercate poche ore prima per tutt'altri utilizzi, senza trovarle. In effetti non ricordavo d'aver guardato nella stanza nella quale ero in quel momento, per cui le candele avrebbero potuto essere lì, accanto a me, posate sullo scaffale che una volta era servito per contenere le bottiglie di vino del padrone di casa.Patrizio diede un pugno di stizza contro la mia porta, dall'altra parte. Io che vi tenevo il capo appoggiato incassai il colpo sentendomi rintronare la testa. Chiusi forte gli occhi per il lieve dolore e lo spavento. - Ma che cazzo, non torna più la luce? - Patrizio aveva una voce possente, quando alzava il volume. Mi fece ...
    ... rabbrividire, come rabbrividivo da bambina quando papà era in collera con me e alzava la voce.- Torniamo su? Qui non ci sono, dai.Mi si accese una speranza nel cuore. Sì, andate via, andate via!- Proviamo qua dentro, - disse Patrizio, e lo sentì appoggiare la mano contro la maniglia.Era finita. Provai un capogiro quando udii la maniglia che ruotava: di lì ad un secondo avrebbe spinto la porta, incontrando la resistenza del mio corpo.- Aspetta! - esclamò Francesco. - Fai luce qui. - Poi, dopo una manciata di secondi: - Eccole, che cazzo!Il sollievo fu tale che per un attimo pensai che me la sarai fatta sotto. In effetti mi scappava, ma in quel trambusto non ci avevo fatto caso.- Eccolo qua, nuove nuove. Dicevo io che c'erano. Dammi che accendo�Continuando a trattenere il respiro attesi che andassero via. Ma perché non andavano via? Non avevano trovato quello che cercavano? Non so come mai quando le avevo cercate io non le avevo viste: da quel che capivo dovevano essere sullo stesso tavolo dove avevo lasciato il taglierino.Come dando voce ai miei pensieri udii Francesco che chiedeva:- Che ci fa qui questo cutter?Di nuovo il cuore in gola. Avevano trovato il mio taglierino. Adesso avrebbero pensato: un taglierino in una cantina a cosa può servire, se non a tagliare le corde di una ragazza che pratica self bondage?- Ma come cazzo c'&egrave finito, qui? Non &egrave quello di Silvia?Sentì che Francesco apriva e richiudeva la lama, producendo quella serie di scatti che in quei giorni mi ...
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