1. Il segreto della biblioteca. La rivelazione. Il bastone e la carota. Il sogno.


    Data: 30/11/2017, Categorie: pulp, Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    -Guarda Victor… qui sulla scrivania, questo volume è il mio diario. E’ aperto sulle ultime pagine che ho scritto. Sono state crudeli, sai? Potevano farmi morire in un modo decoroso, consono alla mia esistenza… preferivo morire scopando, ma non è nella loro natura la generosità. Leggilo…! E dietro di te ci sono i diari di tutti quelli che ci hanno preceduto…- Effettivamente ci sono decine di volumetti simili a quello della scrivania e senza effettivamente leggerli so chi li ha scritti. Un lungo elenco di uomini famosi. Tutti i Maestri. Il mio sguardo scorre, sono sistemati in ordine alfabetico. Lo so… non è importante ai fini del racconto sapere chi erano, ma dovete conoscere di che livello erano, ecco i primi… Abd Allah al-Ansari - letterato e maestro sufi. Abelardo, Pietro - filosofo e teologo francese. Abu, giurista... e molti altri… molti… Mi sento sospingere verso la scrivania, verso il diario. -Leggilo…- Le ultime sue righe… -…Mi hanno tradito. Mi avevano promesso una vita piena di successi e di soddisfazioni e questo hanno mantenuto. Ma la morte? Loro sapevano che vivevo per il sesso. Il sesso era tutto, l’altro me stesso oltre al dipingere. Mi hanno diagnosticato un tumore ai testicoli. Inguaribile. Doloroso. Non ho più possibilità di godere… Io volevo morire scopando e non da castrato! Non mi interessa una vita così! Le odio! La faccio finita e le maledico… TUTTE! Cerco la morte… ma dovrà essere l’uscita di scena di un grande uomo, grande come sono…- Leggerlo mi ...
    ... infuria. Se credono di potersi comportare con me come con Mistral e gli altri si sbagliano. Vogliono essere ingravidate? Da ora in avanti riempirò solo il loro culo! Non avranno il mio seme. Lascio la stanza e la rinchiudo, ora capisco la necessità di impedirne loro l’accesso. In sottofondo… una specie di litania proviene dalla stanza di Sole. “Io sono la genitrice dell'universo, la sovrana di tutti gli elementi, l'origine prima dei secoli, la totalità dei poteri divini, la regina degli spiriti, la prima dei celesti; l'immagine unica di tutte le divinità maschili e femminili: sono io che governo col cenno del capo le vette luminose della volta celeste, i salutiferi venti del mare, i desolati silenzi degli inferi. Indivisibile è la mia essenza, ma nel mondo io sono venerata ovunque sotto molteplici forme, con riti diversi, sotto differenti nomi…” Entro. Ho una grossa cintura con una fibbia pesante in argento e la tolgo, loro sono ancora nude. Comincio a colpire… Forse non riuscirò a sfuggire al mio destino, ma giuro che vi renderò la vita un inferno! Credo che nel parossismo del momento, così in preda a quel momento di pazzia omicida, le avrei colpite fino ad ucciderle. Le odio profondamente per il solo fatto di essere stato scelto. Di non aver più possibilità di vivere una vita mia. Più che qualche colpo non riesco a sferrare quando sento le loro menti cercare di impossessarsi della mia. Faccio resistenza ma presto sono dentro di me e io lascio cadere la cinta. Difendersi da loro ...
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