1. Il segreto della biblioteca. La rivelazione. Il bastone e la carota. Il sogno.


    Data: 30/11/2017, Categorie: pulp, Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... strega di Macbeth presentiva l’avvicinarsi di una sventura dal formicolio che le punzecchiava i pollici. Mi serve tempo… mi serve calma… Chiudo il cervello, penso ad altro, si… riempio la mente di immagini... ...figa e culo… tette, scopare… inculare, leccare… mordere, chiavare... faccio la nebbia nei miei pensieri. Penso solo a… figa e culo, figa e culo…! Vi scopo… puttane! Vi rompo il culo…! Vi violento… troie…! -Va bene… farò quello che volete, voglio diventare ricco e famoso…- Sento alleggerire la pressione delle loro menti, ma ancora non lasciare del tutto il mio cervello, rimangono vigili. Esco dalla gabbia e risaliamo nell'atrio. Devo dare loro quello che vogliono da me. Appese sul portone d’ingresso ci sono delle pannocchie di mais, sono un segno bene augurante in uso nella case di campagne. -Milo… prendimi quelle pannocchie…- Sono di un colore giallo-rosso, spogliate delle foglie che le ricoprivano sono grosse come il mio polso. -Chinatevi puttane… a pecora, qui sul pavimento…!- Quanto è che non dormo? Gli occhi mi bruciano e devo avere un aspetto di merda. E ho voglia di scopare, tanta… tanta, di loro… un desiderio certamente causato dal loro volere ma non per questo meno pressante, meno presente. Prendo le pannocchie e senza tante attenzioni le metto loro in figa. A fondo… fino a provocare loro un gemito di sofferenza. Spingo… spingo fino a che sono sicuro che siano ben in profondità. Poi passo al culo… voglio metterle nel loro culo. Devono essere violentate queste ...
    ... puttane, devono soffrire! -Milo… aiutami…- Lui esegue. Sarebbero da immortalare in un quadro e lo farei se avessi la capacità artistica di Mistral. Loro chinate e i ciuffi di foglie delle pannocchie che escono dai loro buchi pieni. Godono di questo le puttane…! I loro buchi sono deformati, hanno l’aspetto di elastici tirati troppo. Spero di riuscire a farle sanguinare… -Victor… prendimi in figa… lo sai… devi venirmi dentro…- E’ Rula che me lo dice. -Rompimi il culo… fammi sanguinare ma sborrami nella figa… fallo… vedrai che saprò farti godere in una maniera che ancora non conosci…- Faccio come dice… devo farlo… non mi posso sottrarre. Tolgo la pannocchia e le entro in figa, la scopo, sento come una mano interna che mi tiene stretto… che mi stringe appena appena sotto la corona della verga. E qualcosa mi solletica il cervello proprio alla congiunzione con la colonna cervicale. Uno stimolo a godere fortissimo che mi causa un orgasmo mai provato. Le sborro dentro tutto me stesso. In figa come voleva. Non posso rifiutarmi. Sono esausto… ma so che non è finita. C’è Anais… So che è il loro periodo fertile… lo intuisco da quello che pensano. Devo coprirla come una vacca alla monta. Sono ancora eretto, duro da sentire male quando prendo Anais, è lei che mi stimola a venire… solletica con mille artifici la mia libidine. Sento la sua mente accarezzare lubricamente la mia… mi fa scorgere piaceri incredibili e riesce a farmi venire… dentro di lei, nella sua figa. Devo riposare, restare ...