1. La volpe dei motel


    Data: 30/11/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Diagoras, Fonte: RaccontiMilu

    ... sconosciuti grafomani del cazzo.Alzo gli occhi.La ragazza sta guardando la televisione ad un volume troppo alto, ciancicando una caramella o ruminando una gomma.E' totalmente assorta nella visione di quella che, senza ombra di dubbio, deve essere una sit-com.Sullo schermo, un ciccione si sta ingozzando come un maiale con quello che sembra essere un tacchino farcito di non si sa quali porcherie, la patria del colesterolo, l'inno nazionale dei trigliceridi, un master sull'infarto prossimo venturo.Il grasso divora la carne e ride, straparla e sputazza sulla tavola, mentre gli altri commensali non sono da meno in fatto di volgarità: uno di questi, un vecchio con uno strano cappello piumato sulla testa e gli occhi da idiota (ma forse è solo arteriosclerotico all'ennesima potenza) medita pensieroso non si sa bene su quali stronzate, il dito indice della mano destra ad esplorarsi con cura le narici del naso adunco e sbilenco.Il tutto mentre un infante, a quattro zampe sul pavimento, ulula disperato perchè il cane (un orrido bastardo con due orecchie da pipistrello) gli ha fregato il biscottino.Ributtante.Stomachevole.Da vomitare anche quello che si è mangiato a Natale dello scorso anno (anche se, a causa di questa cazzo di crisi, non ricordo un pranzo di Natale particolarmente succulento).In sottofondo si sentono le finte e sguaiate risate registrate di un pubblico inesistente.Programma di merda, tanto per restare in tema e non perdere il filo conduttore.Esattamente come la mia ...
    ... giornata.La ragazza distoglie a fatica gli occhi dallo schermo, neanche stesse guardando un programma culturale ed intellettualmente molto impegnativo: l'ultimo capolavoro tra i documentari del National Geographic non avrebbe altrettanto sollecitato i suoi svagati e solitari neuroni.Mi guarda, ma sicuramente nemmeno mi vede, tutta concentrata com'è su quell'abominio televisivo.Un moscone, grosso come un topo goloso, sibila ronzando tra me e la ragazza, compie un paio di rapide evoluzioni (chissà perchè mi vengono in mente gli aerei della pattuglia acrobatica), sfiora la banana/pisello, ignora il disperato urlo di dolore dello sgrammaticato cornuto, e poi scompare, infilandosi a tutta velocità in una porta socchiusa alle spalle della teledipendente.Spero vivamente che oltre quella porta non vi sia un cadavere, magari quello del proprietario del motel, che solo per aver cercato di cambiare canale un paio di giorni prima (voleva vedersi la partita, l'ingenuo calciofilo...) si è beccato una quarantina di colpi d'accetta dall'appassionata di programmi culturali, e che il moscone non stia andando a deporre le sue oneste uova su quel corpo in avanzato stato di decomposizione.Mi tranquillizzo subito, però, perchè non avverto odore di putrefazione, ma solo un tanfo greve di cavoli, sudore e cessi attappati.Il classico profumo di una giornata di merda.La sfinge che mi trovo di fronte mi chiede i documenti (voce sexy, piacevolmente roca e sensuale) e registra svogliatamente i miei dati, ...