1. Piacevoli Conversazioni.


    Data: 01/08/2020, Categorie: Etero Autore: uomovento, Fonte: EroticiRacconti

    "Milady, siete attesa nella sala da thè, da questa parte prego". Coperta di abiti lussuosi la giovane donna si alzò dalla poltroncina sita nell'atrio, sotto la grande finestra e con accanto un piccolo tavolo sul quale erano accatastate vecchie riviste e vecchi album. Durante il suo passaggio il maggiordomo la precedeva per tenere aperta l'anta della porta, richiuderla alle sue spalle, superarla nuovamente per reggere la porta successiva. Il tutto ripetuto lungo il percorso da seguire dall'ingresso allo studio dell'Economo. Numerosi corridoi illuminati con alternanza di grandi finestre e tendaggi legati con cordoni e nappe. A terra grandi tappeti orientali riccamente ricamati con disegni floreali e motivi geometrici. Una dimora non eccessivamente grande ma sontuosa e arredata in perfetta sintonia con la campagna circostante. Trofei di caccia alle pareti e, negli angoli irregolari dell'antica costruzione, fanti in armatura con la spada sotto i palmi delle mani, all'altezza del petto, dritta sino ai piedi, il capo inclinato in avanti, in posizione di sfida, le fessure degli elmi rivolti ai passanti. L'ultima porta e il maggiordomo si pone al centro dello spazio, annunciando con voce alta e regolare l'ospite che sarebbe entrato. Un cenno di congedo ed ecco avanzare la Dama, lenta passo dopo passo, in equilibrio sulle calzature e le caviglie esili, eretta nel capo e nella schiena, davanti ad un uomo di mezza età, curvo sulle carte e al centro di una enorme scrivania in legno ...
    ... spesso e carica di incartamenti e documenti. L'Economo alzò il capo, poggiò la penna sul foglio e fece "Siete voi Milady, quanto tempo non vi vedo, vi vedo in ottima forma...come sempre del resto.. accomodatevi" l'ultima parola fu seguita da un baciamano gentile ma ne galante ne viscido, poichè l'uomo, nel breve tempo necessario a rivolgerle quelle parole, aveva girato intorno al tavolo e le era venuto incontro con sorprendente agilità. Spostò una poltrona di pari grandezza e importanza sulla quale egli stesso era seduto e attese finchè lei non si fosse accomodata. Lei sedeva impettita, le braccia lungo i fianchi, le mani guantate e le dita annodate su di una piccola pochette di cuoio bianco con cuciture geometriche e con i manici di metallo dorato. Anche l'abito era bianco, con qualche ricamo in blu e in rosso, la scollatura non accentuata ma comunque interessante, serrata per nascondere l'anfratto dell'accostamento dei seni, ma sufficientemente lenta per eccitare una fantasia audace. Il colloquio che seguiva sarebbe stato lungo e tedioso, l'Economo aveva riportato su libri di ottima fattura le entrate e le uscite delle proprietà della Dama, ogni botte di vino, ogni sacco di grano, ogni barile di birra, farina, sale, tutto era riportato con meticolosa imparzialità e in bella caligrafia, il tutto era letto ed esposto con meccanica lentezza. L'elenco del personale di servizio era ricco di aneddoti, precisazioni quali "il signor Mercury ha una relazione amorosa con la giovane ...
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