1. Piacevoli Conversazioni.


    Data: 01/08/2020, Categorie: Etero Autore: uomovento, Fonte: EroticiRacconti

    ... donna, dapprima impettita con la schiena ben distante dallo schienale ora si adagiava sulla poltrona, ridendo divertita, poggiando le braccia sottili e gesticolando con graziosa femminilità, muovendo la testa e la pettinatura alta con spensierata letizia. Le due poltrone si avvicinavano con piccoli movimenti e le braccia di lei, involontariamente, si avvicinavano alla persona di lui. L'Economo colse i messaggi della giovane e non fece nulla per scoraggiarli, anzi, mostrava le gambe magre e muscolose. Senza essere scoperta la Dama guardava attentamente ogni volta che poteva farlo. Il profumo di lei riempiva la stanza e il desiderio erotico era tangibile in entrambi gli individui. La nobildonna premeva il ginocchio contro il ginocchio dell'uomo il quale conteneva pazientemente un'erezione spontanea e vigorosa. La giovane si concentrava osservando sempre più distrattamente il bozzo al centro delle gambe di lui, perse il filo della discussione e rispose a caso più di una volta. Il rigonfiamento era ormai notevole con la carne distinguibile sotto l'abito. La mano dell'uomo, approfittando della posizione dominante data dall'altezza, le toccò il collo, solleticandola dolcemente con un gesto carico di erotismo. Lei si ritrasse immediatamente, fissandolo. L'uomo la attaccò dicendo "So cosa avete in mente Milady, la servitù è lontana, siamo soli..", lei "Come vi permettete, dimenticate la vostra posizione e il vostro decoro! Non osate toccarmi! E cosa state insinuando?" Era in ...
    ... piedi, rossa in volto dalla collera. Con calma l'uomo rispose "Pensate che io non sappia leggere nei vostri occhi Milady?" Nessuno si era permesso di parlarle così, cercava qualcosa da dire, aprì la bocca ma non produsse nessun suono. L'uomo portò a termine l'affondo. "Ho visto con quanto turbamento avete risposto prima, siete una sgualdrina, vestita da nobildonna, ma sempre una sgualdrina." La furia di lei stava scoppiando ma fu sorpresa alla vista dell'uomo che si slacciava le brache. "Eccovi accontentata Milady, ecco il pane per i vostri denti" Si alzò anch'egli e le fu affianco. Le mani della giovane donna erano strette sui manici della borsa, gli occhi fissi sul sesso dell'uomo, la bocca chiusa in una smorfia di disapprovazione e desiderio, la collera divampava ancora ed era combattuta tra il desiderio di avere per se il fallo dritto e caldo dell'uomo e il desiderio di vendicarsi dell'offesa ricevuta. L'uomo continuava a offenderla toccandosi e masturbandosi davanti ai suoi occhi. "Sei una giovane cavalla in calore" le diceva a bassa voce. Lei alzò lo sguardo e lo fissò brevemente e come una forza della natura che irrompa dopo essere stata a lungo trattenuta cedette al desiderio del sesso. Posò la borsa e si umiliò. Una volta in ginocchio fissò l'oggetto della sua fantasia, ora concreta e realizzata. Invitò l'uomo a sedersi sulla poltrona poi lo prese in mano. L'uomo la guardava impassibile, in attesa. La giovane avvicinò la bocca, con la lingua inumidì la punta. Il braccio ...
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