1. Melanie


    Data: 01/08/2020, Categorie: Etero Autore: mudcrawler6, Fonte: Annunci69

    Conosco Melanie in un locale, beviamo qualcosa insieme. Ci siamo scritti un paio di giorni prima su un sito, mi ha incuriosito la sua aria da maestrina, capelli ricci corti, occhialini, look un po’ nerd e un po’ hippie, mi son buttato.
    
    Capisco ben presto che il mio umorismo è un po’ troppo per lei, soprattutto quando faccio una battuta sul come ci siamo trovati, sembra se ne vergogni un po’ e non le piace scherzarci. Va bene, faccio il bravo.
    
    Si parla del più e del meno fino a quando, dopo un paio di white russian, si arriva ad argomenti più focosi; lei non si scopre troppo all’inizio, allusioni, parole tra i denti, a un certo punto colgo tra le righe di una volta in cui è stata con più di un uomo. Nulla contro ma dal personaggio che ho davanti non me l’aspettavo proprio. Con agile volo verbale giro intorno alla cosa cercando, per pura e morbosa curiosità, di capire di più. Non erano due, erano tre, uso tutta la forza che ho per tenere a bada ogni possibile reazione. Ok, adesso voglio capire come scatenare la bestia. Da quanto evinco non dipende dall’aspetto fisico né da qualche pratica in particolare, non dipende dall’età e nemmeno dalla situazione economica (sai mai, primo non avrei avuto alcuna possibilità, secondo mi sarebbero cadute le palle e me ne sarei andato).
    
    Usciamo dal locale e lei fa per salutare e andarsene. Io tento la sorte forzando lievemente la mano, “Ma come, è presto, è venerdì…”, mi arrampico un po’ sugli specchi. Lei sorride squittendo ...
    ... leggermente, arrossisce e sottovoce dice “Va bene”. Inizia a formarmisi in testa un’idea, disordinata e vaga, la metto da parte per un attimo.
    
    Mi dice che però è venuta coi mezzi, le rispondo che non c’è problema e andiamo verso la mia macchina. Mentre camminiamo in circonvallazione parliamo di Milano, di viaggi e città viste, messi insieme abbiamo girato tutta l’Europa e qualcosa in più; non ho l’impressione che voglia scappare ma neanche che voglia passare il resto della sua vita qui, faccio davvero fatica a capire chi ho davanti e questo mi tiene continuamente attento.
    
    Accendo la macchina e in un attimo di terrore penso a quale orrore cosmico potesse uscire dalle casse facendola scappare; per fortuna stavo ascoltando Tom Waits all’andata per cui il suo vocione e il suo piano accompagnano la nostra traversata cittadina notturna, nulla di più adatto.
    
    Quando scendiamo dalla macchina Melanie ha un attimo di esitazione, si ferma e mi guarda. Io non so bene cosa fare, la guardo e le chiedo semplicemente “Saliamo?”, lei non risponde; le torno vicino e le dico che possiamo anche solo parlare, ascoltare musica e bere qualcosa, nessuno ci obbliga a fare nulla, non sembra convinta. In uno slancio improbabile e anche un po’ incontrollato me ne esco con “Mi piaci molto, mi farebbe piacere passare ancora del tempo con te”, lei sorride e andiamo verso casa. L’idea prende sempre più forma, inizio a chiedermi fino a che punto si spinga.
    
    Entriamo e la faccio sedere sul divano mentre ...
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