1. Le Strade Di Francia


    Data: 01/08/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Autore: auditore, Fonte: RaccontiMilu

    ... LeConquet fu meravigliosa, poi l'autunno e l'inverno mi mostrarono il lato freddo e minaccioso del vivere sull'oceano. Durante i frequenti temporali ululava il vento e i finestroni che si affacciavano sul mare sembravano sempre sul punto di cedere per la troppa pressione. Le onde che si infrangevano sugli scogli rimbalzavano fino a bagnare le mie finestre: era lo spettacolo della natura, spaventoso ma attraente al tempo stesso.Fortunatamente il lavoro mi toglieva un sacco di tempo e anche le serate a casa le passavo spesso lavorando.Poi come già detto iniziai tutti i lunedì a spostarmi a Parigi per il resoconto con la casa madre Kelion. E proprio vicino alla sede ho scoperto un negozio che vende il Cognac Martell, la mia nuova passione. Ne comprai 2 bottiglie, visto che il mio compleanno era l'indomani. Arrivato a casa ne versai senza pensarci 2 bicchieri, poi un senso di solitudine mi pervase quando mi resi conto che erano 6 mesi che non tornavo a Firenze e che non avevo nessuna persona amica nel raggio di 1200km.Decisi di aggrapparmi a l'unica persona che mi sentivo vicina.Con l'autoscatto mi immortalai nell'istante di un brindisi con la fotocamera e inviai per posta prioritaria la foto e la seconda bottiglia di Cognac a mia cugina Daniela.Passarono 3 settimane di vuoto. Nessuna risposta, nessun messaggio, nessuna chiamata.Il 24 Dicembre, uscito dall'ufficio, tornai a casa per le festività natalizie. Sulla porta trovai un biglietto di Madame Picard: diceva freddamente che ...
    ... sarebbe stata ospite da sua figlia Amelie per Natale, a Lorient, e sarebbe tornata il 2 Gennaio. Nessun Bon Noel. Nient'altro. Vecchia acida.Mi misi sul divano con il Martell come unico amico. Il forno riscaldava la Belle Naples Pizza, il prodotto trovato più simile all'Italia. Un cenone triste, reso ancora più triste dall'idea, subito accantonata, di chiamare una puttana per non essere solo.Stavo proprio raschiando il fondo e per la prima volta da quando ero in Francia mi ero convinto di prender l'aereo e tornare a casa.La notte passò, grazie anche all'aiuto del cognac, quando la mattina di Natale sentii bussare alla porta.Pensavo fosse l'effetto dell'alcool, invece il bussare si faceva sempre più insistente. Dalla finestra non si vedeva l'ingresso, si vedevano solo i nuvoloni plumbei e la pioggia battente su tutta LeConquet, perciò indossai i pantaloni e la felpa e corsi giù per le scale per aprire.Senza domandare chi fosse aprii il portone e impiedi davanti a me si presento mia cugina Daniela.Un lungo impermeabile beige l'abbracciava fino le ginocchia e un cappello le copriva la testa. Senza ombrello e con una valigia viola ai piedi, mi sorrise e quello mi sembrò il momento più bello della mia vita.-Ciao Luchino! Buon Natale--Ma che ci fai qui? Ti devo essere sembrato proprio disperato se ti sei fatta tutto questo viaggio?--Appunto, mi faccio 1200km per te e tutto quello che hai da dirmi è: che ci faccio qui??--No no sali che sei bagnata, poi mi racconti.-Ero felicissimo, ...