Donatella cap.7 - Gabriella e l'urina
Data: 02/08/2020,
Categorie:
Feticismo
Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti
... staccare la bocca dalla sua passera. Alzai lo sguardo e vidi il suo volto, ebbro di piacere e di godimento. Mi sorrise e poi, con una naturalezza inaspettata, liberò la sua vescica. Uno zampillo di urina mi colpì in faccia ed un secondo al petto. Arretrai leggermente senza poter però evitare che la sua pioggia dorata mi colpisse e la presi interamente addosso. Era caldina e non aveva un odore particolare. Caddi all’indietro e dal mio corpo l’urina ricadde a terra, bagnando interamente il pavimento. Fu una scena a tratti surreale, ma io non riuscivo a staccare lo sguardo dal liquido che zampillava dalla sua passera. Quando ebbe finito sentii nuovamente l’eccitazione crescere. Allungai la mano e le chiesi di venire a sedersi sopra di me, cosa che lei fece immediatamente, Sentire la sua fica bagnata sfregare contro al mio cazzo, ebbe un effetto a dir poco rigenerante. Bastarono alcuni minuti e Gabriella si stabilizzò sopra di me, guidandosi di fatto il cazzo dentro. “E tu non hai schifo?”, le chiesi. “No. Inizialmente pensavo sarebbe stato un problema, invece è una cosa parecchio eccitante”, mi rispose con il suo solito sangue freddo. Era davvero incredibile come quella ragazza riuscisse a gestire con distacco quel tipo di rapporto. “La prossima volta che ti vedrai con mia madre, voglio che tu ti faccia pisciare addosso”, mi disse “Non è bello che tu abbia avuto la tua prima volta con me, giusto?!?!”. Feci cenno di sì con il capo, pensando allo ...
... stesso tempo a come avrei potuto chiedere a Donatella una cosa del genere, poi ritornai alla bellezza che avevo di fronte e che mi stava cavalcando come se quella fosse stata l’ultima scopata della sua vita. Si era praticamente accovacciata su di me dopo aver scalciato lontano quegli zoccoletti con il tacco a spillo che mi avevano fatto enormemente eccitare. I suoi piedi, così come la mia schiena nuda, erano appoggiati sul pavimento che era completamente bagnato dalla sua piscia mentre i suoi collant erano intrisi dell’urina della sua pisciata precedente, quando eravamo all’interno della vasca. “Non puzza molto, vero?!?!?”. “No”, le risposi ammettendo il fatto. “Sei un porco, lo sai?”. “Purtroppo sì”, le risposi. “Non vedo l’ora di vedere mia madre che ti piscia addosso”, mi disse poggiandomi una mano sul petto ed abbassandosi su di me. Sentii il mio membro entrare totalmente dentro il suo corpo e toccarle in qualche modo “il fondo”. Non ci volle molto perché esplodessimo entrambi in un orgasmo che raggiungemmo all’unisono. Lei si abbassò su di me, senza lasciarmi uscire e prendendo dentro di sé tutto il mio seme. La riempii e lei si sforzò di tenermi dentro al suo corpo, finché i nostri reciproci piacere non si fossero attenuati. Mi disse poi che utilizzava con regolarità la pillola contraccettiva e mi sentii in qualche modo rassicurato. Non avevo figli e nemmeno ne volevo. Comunque non li avrei voluti con la figlia della mia amante, quello era certo.