Una casa tutta da provare
Data: 04/08/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: 36degrees, Fonte: EroticiRacconti
... fece lo stesso. Le sfilai di dosso la maglietta e le slacciai il reggiseno lasciandola a sua volta completamente nuda. Marta si diresse verso il tavolo e si piegò a novanta gradi sopra di esso. “Aspetta, abbasso le tapparelle”, dissi. “No, lasciale così”, disse Marta. “Ci vedranno tutti quelli del palazzo di fronte!”, replicai io. “Non me ne frega un cazzo”, rispose ancora lei. “Appena arrivata vuoi già essere oggetto della prossima riunione di condominio? Tema del giorno; quella puttana esibizionista della nuova inquilina del primo piano!”, dissi. “Mi piace come idea, perché no”, disse Marta sorridente attendendo di essere penetrata. “Penseranno che fai la battona di mestiere”, dissi schiaffeggiandole una natica; “Sarai la mignotta del condominio da cui verranno tutti gli uomini single o insoddisfatti delle loro relazioni a svuotare le loro palle”, dissi schiaffeggiandole nuovamente il culo. “Le loro compagne ti odieranno, ti sputeranno in faccia quando ti incontreranno in ascensore o per le scale”, conclusi dandole un ultimo rumoroso schiaffo sulle natiche. Era evidente che ormai ero in totale balia dell’eccitazione, le mie parole venivano dal mio cazzo più che dal mio cervello. Presi quindi in mano il membro e glielo infilai con decisione nella figa cominciando a spingerglielo dentro senza sosta. “Mi aspetto che tu sia già pronta così perché questa volta il lubrificante non ti è concesso”, le dissi infilandole il pollice nell’ano senza smettere di fotterle la vagina. ...
... Poco dopo glielo tirai fuori dalla figa e senza farmi problemi glielo spinsi con la stessa veemenza nel culo. Marta cacciò un urlo che rimbombò nella casa semivuota. “Se non fossimo in inverno aprirei anche la finestra per far sentire meglio a tutti gli inquilini di questo palazzo e di quello di fronte quanto ti piace prenderlo nel culo!”, le dissi. “Ma non importa, conosceranno presto la troia che sei, è solo questione di tempo”, aggiunsi. Marta non rispose limitandosi ad ansimare e godere come una cagna in calore. “Il tavolo mi sembra vada bene...proviamo il divano?”, mi disse durante una piccola pausa che le concessi tra una botta e l’altra. “Sicuro”, le risposi. Marta si alzò in piedi e prese posto seduta sul divano. “Non così”, le dissi facendo ruotare l’indice della mano. Marta sembrò non capire cosa avevo in mente, quindi la aiutai alzandola di peso e la feci accomodare sul divano a gambe per aria e testa in giù. Mi abbassai leggermente di fronte a lei, Marta apri la bocca e io glielo infilai dentro spingendoglielo avanti e indietro. “Lo hai mai preso in bocca a testa in giù?”, le chiesi pochi minuti dopo togliendoglielo per un attimo dalla bocca. “No...”, disse mentre cercava di riprendere fiato. “Beh sarà meglio che ti ci abitui sai...mi piace il rumore delle mie palle che sbattono sul tuo nasino da maiala...vedere il mio sperma colare sul tuo dolce visino...”, le dissi riprendendo a fotterle la bocca. Glielo tirai fuori e mi abbassai ulteriormente consentendole di ...