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Divento femmina a 40 anni
Data: 08/08/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autoerotismo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... nella protagonista del libro ed avrei voluto provocare e valutare l’uomo per il suo valore sessuale e non per le sue idee, per la sua capacità di eccitarmi e farmi godere e non per la vastità culturale che possedeva; insomma, volevo diventare da femmina preda di maschi a loro cacciatrice.Il Caso mi faceva trovare nel posto giusto e nel momento giusto per farlo.I giorni precedenti avevo visto un bell’uomo dotato di un bel fisico, capelli leggermente brizzolati e mossi, barba sempre be curata, movenze prettamente maschili e voce attraente ma i nostri contatti non erano andati oltre un saluto e frasi convenzionali.Ora ai miei occhi la preda era lui. Il Caso me lo aveva messo li davanti. I suoi sguardi clandestini, nel leggere il libro assumevano un altro significato ed un altro contenuto.Volli provocare sciogliendo i nodi del mio costume intero facendolo scivolare sino al pube.Sul mio seno nudo sentivo i suoi occhi, la sua ammirazione e il suo desiderio di toccarlo e succhiare i capezzoli per sentirne la consistenza. Finsi di ripulirlo dalla sabbia ma era l’occasione per eccitarmi ancora di più passando le mani a sfiorare i capezzoli lentamente e ripetutamente.Leggevo che la protagonista della lettura si masturbava sul balcone di casa sicura di essere osservata.Nella mia immaginazione desideravo farlo con lei, ma ovviamente non potevo farlo, ma pensai di essere più audace e sfrontata allargando le gambe mostrando bene l’inguine e la fessura nel cavallo piegando anche le ...
... ginocchia sul lettino. Nel ricomporre il costume passai lentamente ‘inavvertitamente’ un dito sul clitoride. Un misto di sudore, umori e di sale si depositarono sul dito.Non mi resi conto se Lui si era accorto della mia mossa ad allora ripetei più volte la stessa operazione durante la lettura distraendo gli occhi dalle pagine per guardare una sua reazione. Finalmente mi resi conto degli sguardi sempre più mirati del mio vicino; era quello che volevo.Lui aveva deciso di massaggiare la sua compagna sdraiata al sole soddisfacendo così i miei desideri e le mie smanie. Sparse e spalmò una crema solare sulla pelle della sua compagna; era chiaramente una giustifigazione futile perché i suoi sguardi erano rivolti con insistenza a me ed inoltre notai che il suo massaggio, iniziato sulle scapole, si concentrò per parecchi minuti sui glutei sodi della compagna.Fantasticai realizzando nella mia mente le sue dita che esploravano la mia vagina da cui uscivano caldi umori che finivano sulle mani di lui, inoltre pensai alle sue mani su me ed anche il suo sesso dentro a riempirmi e squassandomi urtando nel fondo sulla bocca dell’utero.Mi agitavo per la voglia e lui che continuava a guardare.Decisi che in qualche modo dovevo soddisfarmi; ero in preda ad un attacco di lussuria e libidine come non ricordavo da molti anni. Non sapevo come raggiungere con le dita l’entrata della mia figa senza che altri, lui escluso, mi vedessero. Volevo vedere la sua eccitazione e godere della figura del suo sesso dritto ...