1. La storia della mia vita sessuale


    Data: 10/08/2020, Categorie: Etero Cuckold Sensazioni Altro, Autore: La Silly

    ... tramite il lavoro.-Beh che vi dicevo? &egrave o non &egrave la ragazza più bella che abbiate visto?E poi rivolgendosi a me, dai tesoro, fagli vedere di cosa sei capace, inizia a ballare per i nostri amici.Ingollai in un sorso il drink che ci aveva dato Alex e mi avviai, rossa come un peperone, al palo. Inizia a strusciarmici contro, avvolgendolo con le mie cosce e premendolo contro la mia vulva che, ahim&egrave, era già fradicia di umori. Non volevo ammetterlo, ma quella situazione mi stava eccitando da morire.Più mi muovevo, più prendevo coraggio, mi slacciai la camicia iniziando ad emettere gemiti e sculacciarmi il culo, girandomi vedere l'effetto che stavo esercitando sugli spettatori. E ciò che vidi mi diede ancora più carica, Antonio era già col cazzo duro in mano, e nei pantaloni degli altri uomini si intravvedeva già un discreto gonfiore sulla patta.Poi qualcuno urlò il mio nome, era Luca che stava vendendo verso di me. Mi afferrò le tette da dietro e si strinse a me, spingendomi la mazza contro il culo attraverso il tessuto, mi girai e mi accovacciai davanti a lui, gli calai là zip e iniziai a segarlo, facendogli dei massaggi con la lingua alla base del glande.Ehi Luca, non te la terrai mica tutta per te, portala qua che voglio accarezzarle quel bel culetto.Non riconobbi la voce che pretendeva la mia presenza, ma mi alzai e tenendo saldamente il cazzo di Luca nella mano, lo trascinai verso i divanetti, come un padrone porta a spasso il proprio cane.Appena ...
    ... arrivati, Marco mi tolse il reggiseno e iniziò a tracciare cerchi con la lingua intorno ai miei capezzoli, il tutto mentre si menava l'uccello.Antonio mi fece segno di andare a sedermi sulle sue ginocchia, dove, scostando il perizoma, mi impalai sul suo pisello, continuando a segare Luca con la mano.Mi accorsi in quel momento che Roberto non era più nella stanza, stavo per chiedere dove fosse andato, quando un dolore lancinante mi spezzò il fiato.Qualcuno doveva avermi infilato un mattarello nel culo per il male che sentivo, e tra le risa degli altri capii con un misto di terrore e ammirazione che si trattava del cazzo di John, e che era famoso per averlo grosso più o meno come un cavallo! Nessun problema se non fosse che io non lo avevo mai preso nel culo.Sentivo il mio ano spaccarsi, e quel siluro farsi strada tra le mie viscere, mentre le mie chiappe si aprivano come le sponde del mar rosso al passaggio di Mos&egrave. Iniziai addirittura a lacrimare per il dolore, mentre Antonio continuava a darmi botte così forti nella figa da farmi sobbalzare a ogni colpo.Sentivo tutto il mio corpo tremare, ma più mi facevano male, più godevo, e iniziai ben presto a incitarli a fare del loro meglio, che così non mi bastava. Marco salì in piedi sul divanetto di fianco a dove era seduto Toni e iniziò a schiaffeggiarmi col suo membro sulla guancia, spingendo contro le mie labbra per farlo entrare. Lo accolsi con molta gioia, avevo la gola secca, e un po' di sborra mi avrebbe fatto sicuramente ...