1. Cristiana


    Data: 02/12/2017, Categorie: Etero Autore: SexyBrizzolato, Fonte: Annunci69

    ... sorriso abbagliante, di quegli occhi ammalianti, di quella femminilità conturbante. Quella figura eterea, quasi irreale, sublimemente perfetta, non era altro che la cornice di una personalità così illuminante da far impallidire il mondo stesso. Era esattamente ciò che ogni uomo avrebbe mai potuto desiderare, anzi, era molto di più. L’essenza di Cristiana andava oltre il concepibile, l’immaginabile, persino per lui che delle parole ne aveva fatto arte. Non sarebbero bastati tutte le composizioni del mondo per descriverla. E se anche ci fosse stato qualcuno capace d’inventare parole per descriverla, lei si sarebbe evoluta in qualcosa di ancora più sublime e inconcepibile, restando sempre fuori dalla portata di qualunque mente umana.
    
    Il desiderio ormai si era impadronito di lui, ne era cosciente. La sua immaginazione si perse spesso in fantasie d’ogni sorta, ma ogni volta, si costrinse ad da interromperle, per non crearsi stupide attese o illusioni, per non rischiare di perdere il lume della ragione e sprofondare nella follia, prima del tempo.
    
    La notte era già alta quando l’uomo arrivò alla casa di Cristiana. Non dovette neppure indugiare o annunciarsi, visto che il portone era aperto. Salì silenzioso le scale stringendo con ansia la bottiglia di Martini che portava in dono.
    
    L’appartamento non aveva pareti, ma solo un’unica stanza ampia e scura, di cui non riusciva a vedere nulla. Quadri disseminati in ogni dove, oggetti che in realtà apparivano come ombre insensate, e ...
    ... una fievole luce, in fondo, che indicava la via da percorrere.
    
    Lei era lì, celata da una rossa tenda trasparente, come una dea in attesa dei suoi adoratori, come una sirena sugli scogli in attesa del suo marinaio. Sdraiata su un fianco al centro del letto, si sorreggeva con un braccio mostrando le voluttuose bellezze che l’esigua bianca camicia da notte non riusciva a nascondere. I soffici capelli sciolti cadevano in ciocche sinuose sulle spalline fino a serpeggiare tra i grandi seni, i cui capezzoli già ritti, sembravano non attendere altro che essere succhiati. Proprio come una danzatrice dei cento veli, il suo corpo non riusciva ad essere contenuto dall’abito, emergendo in tutto il suo splendore, mostrando e al contempo celando, rotondità perfette ed ammalianti.
    
    Il vestito esaltava ogni voluttuosità della donna come fossero pennellate ottocentesche di pittori oltraggiosi. Le pieghe dell’abito lasciavano a malapena intravedere la stringa dell’intimo pizzo bianco che nascondeva la sua calda passione. Le gambe, elegantemente accavallate e circondate da finissime calze in tono con tutto il resto, non lasciavano alcuno spazio alla fantasia. Niente si poteva immaginare di più perfetto di quello Griorgos stava mirando.
    
    L’uomo rimase assorto e rapito come davanti a un quadro di rara bellezza. La donna era l’emblema della lussuria, la primordiale mela del peccato, il sogno dei sogni. Ormai, tutto ciò che lo circondava non esisteva più, aveva perso ogni significato. Eppure, ...
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