1. Che bel ferragosto - un amore di cugino 1/2


    Data: 02/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: CtNew90, Fonte: Annunci69

    ... impossibile riuscire a capire il cambiamento che stava avvenendo nel suo fisico. Anche il viso era cambiato, la mascella si era squadrata, i capelli erano stati rasati, anche se c'erano ancora tutti, e concentravano così l'attenzione su quei fari totalmente in contrasto con quelli. Non resistetti e dovetti spararmi una sega a due mani appoggiato alla parete della doccia, con l'acqua che man mano che si raffreddava, mi riportava alla realtà. Maledetti scaldabagni piccoli. Alla fine esplosi, con un getto così forte che per poco non mi arrivava in bocca. Finii la doccia e mi rivestì. Era strano, avevo visto Michele col costume a pantaloncini, quindi era impossibile riuscire ad intendere la dimensione del suo uccello, ma la sola vista di quella specie di modello, mi faceva partire gli ormoni. E non era una specie. La sera a cena ci fu la consueta rimpatriata, tutti seduti a tavola. C'era la sorella di mia madre con la famiglia, due figlie; i miei 2 nonni, mia madre, io e mia sorella, e poi finalmente il fratello di mia madre, con i suoi due figli. Ovviamente stando a tavola, pian piano i discorsi ripresero, sia per curiosità, sia perché quando eravamo piccoli, passavamo tutti i pomeriggi insieme. Capì così che la permanenza a causa dello studio a Milano, aveva fatto capire a Michele che se voleva, poteva far "maturare" il suo corpo in palestra. E così era stato; il grassottello che conoscevo, era stato schiacciato sotto qualche squat, per fortuna.
    
    Avevo perso la cognizione ...
    ... del tempo passato. Aveva già 26 anni Michele, mentre Franco ne aveva 25. Io ero ancora a 23.
    
    Quella sera si scherzò tutti insieme, ero sempre stato quello dalla battuta pronta, e riuscì a strappare più di un bellissimo sorriso da quella bocca perfetta.
    
    La mattina dopo ero di nuovo al sole in villetta, perché ancora non era tempo di andare al mare, l'acqua era gelida e la spiaggia deserta. Verso le 11.30 arrivò compagnia. Era Michele, con una pelle bianca, reduce da un inverno milanese. Salutò, mi chiese come andava, si tolse la maglietta per restare in pantaloncini, si mise le cuffie, si coricò sulla sdraio accanto alla mia, e si dedicò alla tintarella. Mica male, con la faccia rivolta al sole era obbligato a stare con gli occhi chiusi, e io, che sapevo l'effetto che mi provocava quel corpo, mi misi a pancia sotto, con lo sguardo rivolto verso di lui, ma col cazzo premuto verso il cuscino della sdraio. Sperando che non prendesse vita. La visione da quella prospettiva non era perfetta, ma potevo riuscire a stare a 30 cm da lui e potevo farmi almeno un'idea della sua fisicità. Ad un certo punto, alzò le braccia che teneva parallele al corpo, per mettere le mani dietro le testa e prendere il sole anche sotto i bicipiti. Sembrava che conoscesse i miei desideri più eccitanti. Adoravo guardare ragazzi con le braccia muscolose messe dietro la testa. Era una posizione che mi ricordava molto il maschio alfa, seduto sul divano, che si faceva spompare dalla sua troia, magari davanti ...