1. 118 - Mamma Lucilla sandwich in mezzo ai figli


    Data: 18/08/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Autore: ombrachecammina

    ... registrò in quel momento uno scatto secco, ma ne io ne lui ci facemmo caso. Realizzammo tardi che quel rumore secco era stato lo scatto della serratura di casa e così ci accorgemmo che a due metri da noi c�era Massimiliano che ci guardava, inebetito e sconcertato, gli occhi spalancati e chiaramente stupiti ci comunicavano la sua disapprovazione e il suo profondo disgusto. Il pene di Alberto mi si afflosciò davanti e la mia eccitazione svanì nel nulla. Ci rivestimmo in silenzio, mentre Massi, passato il momento di grande sorpresa se ne andò a chiudersi in camera sua.Cosa fare, ero io, essendo la mamma e anche la persona più adulta dei due, a dover trovare la soluzione al gravissimo problema nel quale ci eravamo andati imprudentemente a cacciare.La sera, poco prima di cena, bussai alla sua porta e lo chiamai, dall�interno nessuna risposta, lo chiamai ripetutamente pregandolo di rispondermi e lui infine mi urlò che non aveva fame e che l�avevo deluso, insultò me e anche suo fratello pesantemente, ci coprì di epiteti irripetibili e poi cadde ancora il silenzio più assoluto. Noi, i compari di merende, mangiammo poco e niente e poi ci risedemmo ancora in poltrona davanti alla tv. Contavo sul fatto che almeno per andare in bagno prima o poi Massimiliano sarebbe dovuto uscire dalla sua stanza e allora l�avrei bloccato anche a costo di farmi prendere a sberle.Difatti, almeno in questo ebbi ragione, con la vescica che probabilmente gli scoppiava finalmente uscì.Mi alzai e per non ...
    ... farmelo scappare entrai in camera sua e attesi. Lui non se l�aspettava di trovarmi li dentro e dopo essere entrato ed essersi chiuso la porta alle spalle, alzò lo sguardo e mi vide. Da quel momento per dieci minuti buoni non smisi più di parlare, gli spiegai la mia situazione, gli dissi che in quel momento non mi doveva vedere come una mamma. Si certo io per loro lo ero, ma per me loro erano solo ed esclusivamente dei bellissimi ragazzi verso i quali io mi sentivo irrimediabilmente attratta. Lui pianse, dapprima silenziosamente, poi i singhiozzi presero il sopravvento e la sua inspirazione divenne faticosa e sensibilmente rumorosa. Mi avvicinai a lui, tentai di calmarlo, mi respinse con una mano spingendomi via, io insistetti ancora, l�accarezzai ripetutamente, poi avvenne la svolta. Mi abbracciò fortissimamente, mi bagnò il viso con le sue lacrime che a questo punto si mescolarono alle mie, mi stavo stranamente illanguidendo, sentivo qualcosa di indefinito, percepivo verso quel giovanissimo ragazzo un sentimento di protezione materna ma anche di forte desiderio carnale. Fugacemente mi parve di sentire un qualcosa premermi contro il ventre, non stetti a sindacare, il momento era troppo intriso di emozioni pure e caste. Gli accarezzai ancora il viso rigato di lacrime e poi lo lasciai solo a meditare su ciò che gli avevo appena detto. Più tardi lui uscì finalmente dalla sua camera, andò ancora in bagno e sentii lo scoscio della doccia, quindi una quindicina di minuti più tardi si ...
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