1. 118 - Mamma Lucilla sandwich in mezzo ai figli


    Data: 18/08/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Autore: ombrachecammina

    ... unì a me e a suo fratello e da quel momento, superato il primo momento di imbarazzo generale, iniziammo a parlare. Ci confrontammo anche duramente, Massi aveva le sue convinzioni, io le mie e Alberto le sue ma alla fine riuscimmo a comprenderci, smussammo gli spigoli ed io cercai nel limite del possibile di andar loro incontro e così quando ormai era notte inoltrata, ci bevemmo qualcosa e infine andammo tutti quanti a dormire. La notte fu per me molto agitata, incubi e sogni imperscrutabili mi passarono nella mente, ma assieme agli incubi ci furono sogni erotici e gli interpreti eravamo noi tre, io e i miei due giovani ragazzi. Freud dice che i sogni rappresentano i desideri inconsci e quindi, comunque fossero andate fino a quel momento le cose, restavano sempre gli stessi, scopare con i miei figli!!!! Mi svegliai con in testa Massimiliano, l�avevo visto da dietro e aveva un bel culetto, ma davanti chissà com�era? Dopo quella volta trascorsero circa quaranta giorni, dove la nostra vita scorse tranquilla quasi a voler assorbire poco alla volta la brutta situazione che Alberto e io avevamo creato quell�infausto giorno. Poi, una domenica mattina, capitò l�irreparabile. Io ero in bagno a farmi la doccia e Massi entrò per lavarsi a sua volta. Lui non sembrò nemmeno notarmi dietro il vetro appannato del box doccia e io tentai di fare altrettanto con lui. Quando uscii dalla doccia lui stava girato verso il lavabo e proprio in quel mentre Alberto entrò a sua volta. Dissi loro ad ...
    ... alta voce che la riunione di famiglia era al completo. Si misero a ridere ed io notai lo sguardo concupiscente di Alberto, che mi accarezzava il corpo con gli occhi. Notai in lui un accenno di erezione e allora mi coprii infilandomi l�accappatoio. Mi stupii però quando vidi il Massimiliano girarsi. Che mostro che avevo partorito, gli penzolava fra le gambe un lungo biscione, molto largo alla base che si restringeva gradualmente a mano a mano che arrivava alla cappella. Il cappuccio di pelle bianchissima ricopriva e nascondeva totalmente il glande. Alberto mi guardò e poi rise di gusto chiedendomi davanti a suo fratello se avevo mai visto una cosa del genere. Gli ricordai che della mia vita passata non rammentavo nulla ma che sinceramente non pensavo che potessero esistere dei piselli come quello di suo fratello. Il giovincello a sua volta rideva divertito e rispose poi che se l�avessi visto duro mi sarei sicuramente spaventata.Oddio, mi si accese per un istante una lampadine rossa che mi diceva: Esci dal bagno immediatamente!!!! La mia mente torbida e irrimediabilmente bacata, finse di non aver inteso e come una troia acclarata gli risposi che non ci credevo. Lui mi propose di toccarlo e io mi schermii, finsi un attacco di improvvisa timidezza ma lui insisté ancora, la mia mano destra, come se fosse staccata dal mio corpo, quasi con movimento autonomo si mosse in direzione di quel meraviglioso essere. Lo impugnai sotto il glande e cercai di scoprirgli la cappella, non riuscii a ...
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