Odette: oui je suis putaine, 4a parte ( il forno di mastro giuseppe)
Data: 20/08/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69
... disponibile allo sparo perché Odette di una gravidanza non voleva saperne come con Kumsal-Lucio, tuttavia la sua generosa calda salivosa bocca era stata un risarcimento congruo…Lo stimolo carezza di palle-inguine-asta e tiro pippa-cappella aveva consentito una decina di spari, dei quali solo i primi quattro cremosi ed abbondanti, poi solo acquetta, più o meno densa, oltre a piacevolissime sensazioni dal centro del glande fino a mezzo globo…
“…uhmm !...mmmllmmm…spluch !...mhmm…mlmm, spluuushhhh…mhm !”
“Ahhhnnn ! Ahnnnn! Ahnnnn!”
“Cough ! Ahrghnnn! Cough !...rghhhhh…. Couphhhh !”
“Ahnnnn ! Dai ! Ahnnn! Sìiiiiii !”
Odette, esperta, non lo ingoiò trattenendolo in bocca più che poté, e continuò a spippare quell’enorme cazzo la cui sborra sembrava non voler finire. Amorevolmente ripulì il glande più volte senza doverne ingoiare che poche gocce appiccicaticce ed insapori. Odette, che l’aveva fatto finire di sborrare fino all’ultima goccia tra collo e petto, per poi rinfrescargli la cappella con la propria saliva, fece vedere all’uomo il gusto che provava a spalmarselo addosso dopo averlo sputato…ne era stata letteralmente verniciata. Il suo collo ed il suo petto erano appiccicaticci.
Odette fu abilissima. Nemmeno una goccia finì sulle braghe a terra di mastro Giuseppe. Sua moglie non avrebbe visto alcuna macchia incriminatrice, e se pure l’avesse vista…beh voleva dire ch’era acqua e lievito che erano finiti sui calzari aderenti che facevano da mutande e pantaloni ...
... ad un tempo. Mastro Giuseppe tutto sudato s’accasciò sul pavimento stendendovisi come fosse al sole in campagna e si tolse il collare ondulato che essendo fatto di fine seta impediva la traspirazione del suo collo. Si sbottonò il sopra del suo abito e iniziò a respirare meglio dopo l’affanno successivo all’orgasmo con la giovanissima donnina. Bartolo poteva stare tranquillo: il cuore di suo padre, come aveva retto a quella scalata verso un paio d’istanti di paradiso, quello materiale avrebbe battuto ancora molti anni…Odetta d’istinto cercò un recipiente d’acqua, e trovò un secchio che ne era piuttosto pieno. Si lavò via lo sperma copioso di lui che s’era ormai seccato sulla sua pelle, poi prelevando un po’ di cenere dal forno con una pinza di ferro per i tizzoni la spense dentro un nappo di legno aggiungendo l’acqua, poi lavò il suo corpo tutto sul davanti alla meglio. Nell’intimo chiarore del locale a cupoletta semicircolare uno stanco Giuseppe ormai scarico vide Odette spalmarsi la cenere bagnata sulla vulva esterna e sfregarsela un minuto buono con la propria mano con gentilezza. Il pelo biondo divenne grigio nero, poi Odette se la risciacquò bene e non avendo niente con cui asciugarsela si fece asciugare dal caldo del luogo restando nuda ed eretta ad un metro dal forno, che in realtà visti i necessari cicli di funzionamento, non veniva mai spento del tutto…mentre dava le spalle all’uomo le offriva la visione del proprio culo. Mastro Giuseppe, alzatosi dopo il riposo, si ...