Una ex-suocera da nobel - Racconti Erotici

Una ex-suocera da nobel

Questo racconto appartiene ad una situazione reale vissuta anni fa.

Avevo 18 anni ed ero fidanzato da pochi mesi con una ragazza, bella, ma molto chiusa e poco disinibita. Per me tutto ciò era un grosso limite in quanto rappresentava totalmente il contrario di ciò che in quel periodo cercavo, però ero fiducioso che con il passare del tempo tutto ciò potesse cambiare, complice un pò la conoscenza che andava avanti, ed anche sua madre che tutto sembrava ma tranne che inibita e chiusa nella vita di tutti i giorni. Tutto questo lo avevo capito dai vari racconti che talvolta a tavola uscivano fuori, su come si fosse divertita da giovane e quanti ragazzi avesse conosciuto e fatto perdere la testa. Io non so se fosse per attirare la mia attenzione, se per "testarmi" o semplicemente per ingenuità, ma poco a poco cominciai a provare una forte eccitazione ogni qualvota si parlava di sesso o ci trovassimo soli (e questo capitava molto spesso). Lei all'epoca dei fatti era sulla quarantina, fisicamente non chissà quanto avvenente, in quanto aveva delle forme sproporzionate con seno piccolo dalla forma a pera, ed un lato B con dei fianchi molto larghi.

Però il fatto che lei fosse molto più grande ed esperta di me,in aggiunta al fatto che non toglieva mai occasione per rivangare su questa cosa, mi faceva sorvolare l'aspetto fisico e mi intrippava mentalmente, tanto da farmi decidere di dedicare più tempo alla suocera che alla figlia.

Così una mattina (una delle tante) invece di ...

... andare a scuola, andai a casa della mia fidanzata, sapendo bene che mi sarei ritrovato solo io e quella che ormai era diventata il mio oggetto del desiderio soli a casa, in quanto tutti i componenti della famiglia erano a lavoro o a scuola.

Arrivato li, feci come al solito, quindi caffè qualche chiacchera, e poi io steso sul divano a guardare la tv, o in quel caso ad osservare lei che facesse le faccende domestiche. Non potetti non notare come quella mattina il suo lato B che mai mi aveva arrapato così tanto, creasse in me una fortissima eccitazione, complice anche il fatto che proprio quella mattina lei stesse lavando a terra, e quindi l'immagine ricorrente davanti ai miei occhi era lei in posizione simil pecorina.

A quel punto l'eccitazione era troppo, e pensai che dovevo trovare assolutamente un modo per fargli capire le mie intenzioni, infatti pensavo tra me e me : "Tanto mal che vada, mi da qualche schiaffo e mi caccia fuori di casa", così più deciso che mai cominciai a provocarla come spesso facevamo dicendo :

"*** ricordati che hai un'età e non è proprio quella adatta per questo tipo di posizioni, i bei tempi sono passati, non sei sexy mi dispiace" ed altre frasi simili che spesso erano ricorrenti tra noi, con le solite sue risposte del tipo:

" Mi faccio ancora guardare, se avessi la tua età tu ora faresti carte false per stare con me, non dureresti più di tre minuti con una di esperienza come me".

Anche quel giorno quindi lei era pronta a provocare come ...