1. Claudio


    Data: 03/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear, Fonte: Annunci69

    ... liquido prespermatico che, a turno, prelevavano mischiandolo alla saliva per irrorare l’asta. Le loro mani diligentemente venivano usate per masturbarsi reciprocamente.
    
    Sudavo ancora. Questa volta non era imbarazzo, ma puro piacere. Ansimavo e il mio respiro affannato si univa ai loro.
    
    Diedi una leggera carezza sulle due teste per invitarli a risalire. Docili ed ubbidienti eseguirono l’ordine, senza tuttavia privare le loro lingue del piacere di perlustrare quanta più superficie possibile del mio corpo. Riprendemmo a baciarci: io mi ritrovai nel mezzo, mentre finivo di levare i vestiti a Pierluigi.
    
    Mi voltai ed afferrai Filippo alla nuca, lo baciai sulla bocca, e lo spinsi sul letto. Finii di spogliare anche lui e gli montai sopra senza distogliere lo sguardo. Con la mano presi il suo cazzo duro. Giocai a lungo con la sua cappella. Dapprima leccandomi le dita per poi strofinarcele sopra e poi divertendomi a puntarla sul mio ano bramoso d'inghiottirla insieme a tutto il resto. Fortunatamente pensava Pierluigi a lubrificarlo con massicci sputi, sapientemente spalmati intorno e dentro al mio buchetto. Sentivo con quale ardore mi allargava le chiappe, nel prendere la mira per poi affondare dita e lingua laddove serviva.
    
    Fermai la sua azione ed afferrai con mano decisa l’arnese di Filippo. Lo puntai e lo guidai nella penetrazione: un solo deciso colpo per sentirlo tendere all’inverosimile le pieghe dell’orifizio e risalire, con tutta la sua eccitazione, fin quasi a ...
    ... solleticarmi la prostata. Avevo sottovalutato le conseguenze di quella mossa azzardata: il dolore fu lancinante al pari del grido che una mano prontamente soffocò mentre stringevo con tutta la forza che avevo in corpo i pettorali di chi era sotto di me!
    
    Devo dire che il timido Filippo disponeva di un cazzo veramente imponente; mi ci volle del tempo prima che il mio respiro ed il mio battito cardiaco tornassero regolari e che la sensazione di morire cedesse il passo ad un’estasi senza limiti.
    
    Il giovane capì perfettamente la situazione e cominciò a muoversi lentamente sotto di me, frattanto l’amico continuava a lubrificarmi con la saliva.
    
    Baciai di nuovo Filippo, che aveva smesso di spingere per consentirmi di cavalcarlo.
    
    Mentre mi dedicavo al mio primo smorzacandela da protagonista, mi sorrise: sul suo volto un’espressione serena e soddisfatta, quasi beata. Rivolsi perciò lo sguardo verso l’altro nostro compagno di giochi, che capì subito quale intenzione celasse la mia occhiata.
    
    Mi sdraiai sulla morbida coltre di pelo di Filippo e sentii Pierluigi forzare a sua volta il mio culo. Prima con un dito, poi con due… Finché capì che era giunto il momento di rompere gli indugi!
    
    Puntò la cappella contro le pieghe già tese del mio orifizio, appoggiandola alla verga che per prima mi aveva sfondato. Io non mi mossi in attesa che anche il suo sesso riempisse il mio buco. Ci volle un secondo: ora li avevo entrambi dentro.
    
    Iniziai una danza frenetica, accecato dal ...
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