1. Genero maledetto!


    Data: 25/08/2020, Categorie: Incesti Autore: rococo

    Genero maledetto!Molti pensano che stare vicino ai figli sposati è poco consigliabile: solo seccature e litigi. Io penso invece che la cosa ha le sue convenienze, ci si aiuta a vicenda, ci si sente anche più tranquilli. Mi chiamo Bice C., ho 58 anni e con mio marito Luciano viviamo in una villetta bifamiliare: al piano terra stiamo noi, al primo piano mia figlia Licia e mio genero Fabio con la loro figlioletta Daniela.Qualche anno fa, durante le vacanze, ci hanno svaligiato la casa. E, da allora, per evitare altre sorprese coi ladri, ci alterniamo nella casa al mare. Quando mia figlia e mio genero fanno le vacanze, io e mio marito restiamo in paese, e viceversa.Quest'anno è capitato che mio genero, che lavora in una banca, era stato improvvisamente richiamato in servizio per delle urgenze, era tornato di corsa e senza preavviso, lasciando per qualche giorno la moglie al mare. Per cui quella mattina, salita su a casa di mia figlia per fare un pò di pulizie, non mi aspettavo certo di trovarci dentro mio genero, per di più in un momento imbarazzante, cioè proprio mentre usciva nudo dalla doccia, con la sua nodosa proboscide in bella vista.Un po� per la sorpresa di trovarlo lì, un po� per l�impressione di quella vista, esclamai balbettando:- Scu�. scusami, Fabio, non sapevo che fossi tornato!Mio genero, sorpreso anche lui quanto me, cercò di coprirsi alla meglio, ma mi rispose con una certa disinvoltura:- Oh, scusami tu, mamma, mi hanno richiamato in servizio all�improvviso. ...
    ... Spero che sia una cosa veloce, ho dovuto lasciare Licia sola con la piccola. Ma tu non ti preoccupare, fai pure come se io non ci fossi.Aveva un bel dire che dovevo far finta di nulla. Dopo quello che avevo visto, ero a dir poco turbata, per non dire eccitata. Un cazzo così maestoso non l�avevo mai visto, o comunque me ne ero dimenticato. Mio marito, ormai sessantaquattrenne, disertava da almeno quattro- cinque anni gi impegni di letto, ed io me ne ero fatta una ragione reprimendo ogni tentazione.Quella vista aveva risvegliato i miei bollori sopiti. E di quel turbamento mi meravigliai io stessa, che sono donna un po� all�antica e a certe cose trasgressive non ho mai pensato.Mi misi a fare i servizi di casa, ma il pensiero di quel grosso serpentone penzolante che avevo visto tra le gambe di mio genero non mi dava requie. Cercai di distrarmi, ma quell�immagine mi tornava ossessivamente alla mente. Mentre ero ancora presa da questi pensieri, sentii Fabio che mi diceva dalla sua stanza:- Mamma, non ti affannare, non c�è fretta. Se vuoi, puoi tornare oggi pomeriggio. Tanto, io sarò al lavoro.Mi sembrò che mi invitasse educatamente ad andarmene, forse voleva restare solo. Ma c�era qualcosa che mi tratteneva e, forse un po� inconsciamente, gli risposi:- Fabio, sì, finisco di pulire il salotto, poi magari torno più tardi.In effetti indugiavo più del solito perché non riuscivo a togliermi dalla testa l�immagine conturbante della nudità di mio genero. Perciò, anziché lasciar tutto per ...
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