1. Addetto ai piani


    Data: 26/08/2020, Categorie: Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Arzillo

    ... lingua sembravano non aver mai desiderato altro che toccarlo, succhiarlo, leccarlo, soppesargli lepalle, ingoiarlo fino alla radice. Intanto notava che l�affare dell�uomo compariva, eretto e maestoso, tra il culodella ragazza, che sembrava godere immensamente la sensazione di quei due affari che lavoravano per lei e conlei. I risucchi che riservava al suo cazzo dipendevano sicuramente anche dal piacere di quel palo che le sfiorava ilbuco, che si inerpicava tra le sue chiappe, oltre che delle mani che accarezzavano, premevano e strizzavano. Gliabbassò i pantaloni e li fece cadere a terra, gli chiese di sfilarsi la casacca e si accostò ancora meglio a quel cazzosconosciuto che le sembrava di conoscere da sempre. Le mani dei due uomini a volte si incrociavano attorno aipunti più sensibili della ragazza, le cosce, le tette, la figa, che sembrava impazzita e che emetteva rumori dirisacca ogni volta che qualcuno ci infilava le dita. Il suo uomo le parlava, le diceva quanto fosse puttana, quantodimostrasse di essere baldracca lì, con due cazzi che la stuzzicavano, che la facevano mugolare di piacere. Leinfilava la lingua nelle orecchie, ne leccava i lobi, le strizzava i capezzoli, le accarezzava con un massaggio lento einsinuante i fianchi, il culo, che si ergeva bello e maestoso in fondo alla valle della sua schiena. L�invasorerispondeva alle leccate e al pompino che lei gli stava facendo infilandole una mano in bocca e cercando con l�altrala sua fessura. Sentiva i fremiti di ...
    ... passione e di estasi che la percorrevano tutta: se fosse stata in piedi, anzichésdraiata, le sue gambe non l�avrebbero retta. Era stretta in una morsa, quasi, con i due maschi che lacomprimevano e la schiacciavano, la palpeggiavano e la strizzavano, la leccavano e la facevano arrapare semprepiù. Il palo dell�uomo alle sue spalle trovò da solo la strada per entrare nella sua fessura madida e straripante diumori. L�altro se ne accorse dalla golosità con cui gli aspirò ancora più profondamente le palle, massaggiandogli lapunta dell�uccello con dita che ghermivano, soppesavano, godevano il piacere di quel turgore, le vene evidenti cherigavano quel palo diritto, maestoso. Sembrava quasi che quei tre non avessero mai fatto altro che scopareassieme, leccarsi, chiavare e spompinare, fottere e succhiare all�unisono, producendo rumori e mugolii, emettendoversi estasiati, sudando e producendo odori e afrori inconfondibili, aspirandosi e odorandosi. Le mani eranoimpazzite, vagavano alla ricerca di quei punti che ancora erano in grado di accrescere la voglia e la tensione. I culinon venivano risparmiati: la donna aveva un dito dell�uomo alle sue spalle ben piantato nel suo fragrante buchino,mentre lei a sua volta non trascurava l�anfratto vicino al manico che stava succhiando con un accanimentospasmodico. Questi le teneva la testa premuta verso la punta del suo cazzo, non voleva che neanche per unsecondo la sua lingua e la sua bocca smettessero di dargli piacere.L�orgasmo arrivò a cascata, ...
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