1. VIAGGIO IN TRENO


    Data: 27/08/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Sensazioni Autore: Elena86

    ... Alla fine si decise, fece un respirone e di tolse la felpa che indossava. La piegò e l’appoggiò sopra il letto. Poi fu la volta della camicetta bianca, e della gonna. Infine si tolse i collant. Adesso indossava solo un paio di mutandine. Il reggiseno infatti non lo metteva quasi mai, le dava fastidio. Infine si sporse nuovamente salendo sopra il suo letto per mettere i vestiti ben addoppiati insieme alla valigie. Per poco non cadde rovinosamente a terra. Mise la borsetta con cellulare, acqua, gomme da masticare e fazzolettini di carta nel comodino. Infine si infilò sotto la coperta. Il viaggio sarebbe stato lungo.Presto si accorse che la coperta era decisamente corta, appena si girava le si scopriva un fianco. Inoltre il treno era piuttosto rumoroso, il riscaldamento decisamente rumoroso. Non riusciva a prendere sonno. Dopo pochi minuti il treno si fermò in un’altra stazione per raccogliere altri viaggiatori della notte. Ci fu un po’ di trambusto e poi il treno ripartì, verso altre stazioni a violentare i sogni di qualcun altro con quel fischio invadente. Isabella sentì dei rumori nel corridoio, passi e schiamazzi. Alla fine la porta dello scompartimento che si apre, voci maschili che invadono quello spazio.Isabella aveva il cuore in gola. Aveva prenotato uno scompartimento per sole donne, si saranno sbagliati. Magari si era sbagliata lei, eppure era stata molto attenta a non sbagliare. Le ci volle un po’ per realizzare che era praticamente nuda, sotto una coperta ...
    ... minuscola, in uno spazio ristretto con altri tre ragazzi. O almeno le parevano ragazzi, avevano voci piuttosto giovanili. Isabella restava immobile, il cuore che sembrava dovesse scoppiarle da un momento all’altro da quanto le batteva forte. Ascoltava le loro parole e i rumori che facevano. Li sentì mentre anche loro si spogliavano. Stavano trafficando con le valigie e schiamazzavano troppo, sembrava quasi che non si fossero accorti di lei. La cosa durò poco. Dopo qualche minuto sentì i tre che si azzittirono di colpo mentre rimettevano apposto le valigie. Avevano visto i suoi vestiti, la sua borsa.Il silenzio durò poco, subito riempito da risate strozzate. Poi qualcuno fece notare una cosa, Isabella non capiva cosa. Era girata di lato, e dava loro la schiena. Ma la coperta era troppo corta. Dalle loro parole alla fine capì. Il suo culo era scoperto, le stavano vedendo le mutandine che indossava, e si erano accorti che indossava solo quelle. Isabella era agitatissima, ma restava immobile, come se stesse dormendo. Adesso non poteva certo aggiustare le coperte, o avrebbero scoperto che era sveglia. Sentì un clic, avevano scattato una foto, una foto al suo culo. Ma non fu l’unica, ne seguirono altre. Sentiva i loro commenti. Isabella pensava di essere rosso paonazza, imbarazzata ed arrabbiata, ma in qualche modo anche lusingata. Sperava si mettessero a letto. A quel punto ebbe una folgorazione. Iniziò a pregare che scendessero prima di lei, perché se così non fosse stato, per rivestirsi ...