VIAGGIO IN TRENO - Racconti Erotici

VIAGGIO IN TRENO

... avrebbe dovuto arrampicarsi e prenderli nel vano valigie, e avrebbe dovuto farlo con solo le mutandine addosso. La situazione diventava sempre più complicata.Isabella cercava di indovinare dalle loro voci e i rumori che sentiva cosa stessero facendo e dove si trovassero. Adesso stavano frugando nella sua borsa. Isabella era quasi furibonda, ma in quel momento non poteva fare molto. Le trovarono il cellulare, acceso. Isabella si maledì. Adesso stavano guardando le sue foto. In quel momento isabella si ricordò di alcune di quelle foto. Le furono scattate dal suo ragazzo. In quelle foto era nuda, con i suoi capelli mori, la sua seconda di seno ed il suo culo in bella vista. In alcune di esse la si vedeva pure mentre si masturbava. Isabella voleva trasferirle nel computer, ma complice il poco tempo e la pigrizia aveva sempre rimandato. Ora il cellulare era nelle mani di quei tre sconosciuti. Isabella sperava che si annoiassero prima di arrivare a quelle foto.Appena finì di pensare quella frase sentì una sorta di ovazione smorzata. Le avevano trovate. I commenti si sprecavano, gli aggettivi anche. Isabella era imbarazzatissima, la cosa era molto umiliante, era paralizzata dal panico. Improvvisamente sentì un dito infilarsi dentro le mutandine. Lo scompartimento diventò silenzioso. Il dito si intrufolava sempre più a fondo, nel solco tra le natiche del culo di Isabella. Isabella si disse che doveva fare qualcosa subito. Dunque si girò, si girò in senso antiorario, così pensava di ...

... liberarsi dal dito. Ma la mossa si rivelò azzardata. La coperta infatti finì ai lati del letto, adesso era con il viso rivolto verso l’interno e con il seno scoperto. Inoltre il dito era rimasto dov’era, così le mutandine erano leggermente abbassate, e quel dito era proprio sopra il suo clitoride. Isabella si rese conto quasi subito della cazzata che aveva fatto. Adesso il suo seno era in bella vista.Inutile dire che ci furono altri schiamazzi sommessi, altre foto. Isabella sentiva quel viso sconosciuto a pochissimi centimetri dal suo. Sentiva quel respiro estraneo sulla sua pelle. Isabella continuava a far finta di dormire. Quel respiro scese, adesso lo sentiva all’altezza del suo seno, una mano fredda la toccò. Quel tocco sul suo seno, sul suo capezzolo, trasalì. Quindi sentì il dito dentro le sue mutandine muoversi, si muoveva intorno al clitoride. Isabella era nuovamente nel panico, uno sconosciuto stava giocando con le sue parti intime. Alla fine si girò nuovamente. Sempre in senso antiorario. Si ritrovò pancia sotto, con il viso rivolto verso la parete, ed il suo seno nuovamente al riparo.La mano però non si fermò. Adesso diventarono due. Le due mani presero le sue chiappe, le strinsero e le massaggiarono. Poi presero i lembi delle sue mutandine ed iniziarono ad abbassarli. Isabella sentiva le mutandine che scendevano, scendevano. Le sue mutandine oltrepassarono le ginocchia, poi i suoi piedi. Adesso era nuda. Altri flash. Isabella era paralizzata, il cuore le batteva a ...