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Nelle sue mani - 2
Data: 28/08/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Gay / Bisex Sensazioni Altro, Autore: Naughty Bard
... ginocchio, infilo una mano nella tasca dei miei pantaloni. Un ultimo compito e poi la doccia, mi dico un�altra volta. Tiro fuori il preservativo, con lo sperma raffermo della sera precedente. Mi sale di nuovo la nausea. Quasi me ne stupisco, in fondo sono bagnato di piscio dalla testa ai piedi. Sciolgo il nodo e allargo l�elastico. Lo annuso e quasi do di stomaco tanto è forte l�odore. E� veramente repellente, niente di paragonabile a quello che ho già ingoiato.Prendo il preservativo per il fondo e lo rovescio aprendo la bocca. Il suo sperma scivola viscido e grumoso, giù per il lattice, raggiungendo la mia lingua. Il contatto è qualcosa di tremendo. Ingoio l�intera dose. Adesso vomito, lo sento. Devo bere. Mi alzo e vado al lavandino. Apro la cannella ma esce un filo d�acqua quasi inesistente che dopo pochi secondi svanisce. Rimango come un ebete a guardare non capendo quale sia il problema. Provo a fare la stessa cosa col bidè, ma ottengo lo stesso risultato. Ma che cavolo�?L�occhio mi va sul cellulare, appoggiato in terra, poco più là. C�è una notifica, non me n�ero accorto. Il messaggio mi è arrivato poco dopo che il mio Padrone è uscito dal bagno:�C�ho ripensato checca! Ho chiuso l�acqua al bagno perché non mi sembra proprio il caso che una cagna schifosa si lavi dall�urina profumata del suo Padrone LOL� però se hai la bocca asciutta, cerca bene che un po� d�acqua la trovi!! hehehehe!!! Hai scaricato il water giusto in tempo ;)�Con ogni parola che leggo le mie spalle ...
... calano sempre più. Non avrà un cazzo enorme ma per quanto mi riguarda è grandioso, mastodontico, colossale e cresce proporzionalmente al suo ego smisurato. Mentre io accetto la mia sottomessa femminilità lui accresce e prende consapevolezza della sua incontestabile virilità. E� il mio Padrone, adesso, questo l�ho capito, ma non credevo fosse tanto sadico da farmi scegliere tra il sapore del suo sperma raffermo e l�acqua lurida del cesso, dove fino a poco fa galleggiava il suo piscio. Ma perché mi stupisco? In fondo mi ha pisciato in faccia, no? Che differenza vuoi che faccia per lui? Devo accettare il suo volere, che altro posso fare. Mi avvicino alla tazza con le forze di stomaco. Continua a venirmi da vomitare ma non ne posso più, devo bere. Dimenticando ogni barlume di umanità infilo la testa nel water e comincio a leccare come un animale.D�improvviso la porta si apre:�Oh Dio!� sento una voce impaurita e mi volto. Giulia mi sta osservando sconvolta.�Gianni?! Ma che diavolo fai?!� l�acqua del vaso scorre giù sul mio mento mentre io non ho la più pallida idea di cosa dirle, da che parte cominciare. Il panico mi attanaglia lo stomaco, una sensazione ormai molto familiare ultimamente.�Ha sete� e quindi beve dal cesso, come la cagna che è�� il mio padrone le compare dietro.�Vincenzo! Ma che dici? Sei impazzito?!� Lui, dolce, comincia a spiegarle:�Tranquilla amore, è lui a volerlo!� lei passa gli occhi da lui a me, senza capire.�Vedi, è solo un gioco che a Gianni piace fare. Si ...