1. Money - 1


    Data: 03/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Massimo S., Fonte: EroticiRacconti

    Guardai l'orologio, impaziente; erano le undici e trentaquattro. " Ancora una volta in ritardo " pensai, passandomi una mano dietro la nuca, nel vano tentativo di calmarmi. Se fosse stato un qualsiasi altro giorno avrei potuto anche accettarlo, ma non quello. Avevo impiegato troppo tempo e denaro per organizzare l'incontro con quei benedetti giapponesi e volevo che tutto fosse perfetto, compreso il mio ingresso nella loro stupida filiale, alle dodici e venti in punto. In pochi lo sanno, ma i giapponesi sono molto più precisi e puntuali degli svizzeri. Lo sono a tal punto che dovremmo imparare a dire: " Puntuale come un orologio giapponese ". Per fortuna, un istante dopo, mi accorsi che la Mercedes SLK compressor di Amélie aveva appena varcato il cancello d'ingresso della mia villa. Quella mattina, ogni cosa intorno a me sembrava trasudare buona sorte. Il cielo limpido e cristallino che si estendeva al di sopra di Antibes, si fondeva all'orizzonte con il colore del mare in modo così perfetto da non riuscire a capire dove iniziasse uno e finisse l'altro, mentre una leggera brezza mi accarezzava le guance, portando con sé un leggero odore di salmastro. Amélie parcheggió a meno di due metri da me, abbassò il finestrino ed evitando volontariamente il mio sguardo, esclamò: - Mi perdoni, signor Bernardi. Questa mattina la mia bambina a fatto un po' di capricci per alzarsi dal letto. - La osservai per un istante. I suoi glaciali occhi azzurri, dalle lunghe ciglia nere, erano stati ...
    ... appositamente nascosti con degli occhiali da sole molto eleganti ed i lunghi capelli corvini, erano raccolti in quello che pareva a tutti gli effetti uno chignon improvvisato sul momento. - La perdonerò ad una sola condizione, signorina Lautrec. Deve riuscire ad arrivare a Port Vauban in meno di dieci minuti. Voglio controllare di persona che il catering abbia allestito lo yacht in maniera adeguata per il rinfresco -. - Certamente, signor Bernardi. Saremo a destinazione in meno di otto minuti - Rispose, scendendo dall'auto ed aprendomi la portiera posteriore per farmi salire. - Spero che il suo ottimismo sia di buon auspicio per l'incontro di oggi - dissi, scrutando minuziosamente ogni centimetro del suo corpo in maniera talmente plateale che le sue guance si macchiarono immediatamente dei colori della timidezza. Aveva un bel corpo. Fianchi leggermente pronunciati ed un seno non troppo prosperoso che sembrava comunque voler saltar fuori dalla classica camicetta bianca dell'uniforme da chauffeur. Contrariamente a quello che si possa credere, non l'avevo scelta in base a quelle caratteristiche, bensì per le sue referenze lavorative e per la sua abilità di guida. Se esiste il detto: " Donna al volante, pericolo costante " , lei era sicuramente l'eccezione ed anche quel giorno, senza alcuna esitazione, mi diede prova concreta del fatto che non avrei potuto scegliere di meglio. Saliti in macchina, posizionò il proprio smartphone nell'apposito sostegno e fece partire il cronometro. ...
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