1. Money - 1


    Data: 03/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Massimo S.

    ... - balbettò, divenendo ancor più rosea in volto. - Qual'é il suo nome, signorina ? - - Michelle, signor Bernardi - - E potrei chiederle quanti anni ha, signorina Michelle, se posso permettermi ? - - C..Certamente, signore. Ho ventidue anni, signore - - Mi chiami Francesco, la prego - le dissi, lasciando entrambe le ragazze a bocca aperta. L' erezione nelle mie mutande pulsava come se avesse un cuore proprio. - Mi faccia strada, Michelle - - Subito, signor Ber.... Francesco -. Visitammo gran parte dello yacht. Tutto sembrava esser stato fatto esattamente come avevo ordinato, ma non me ne curai molto. Arrivammo alle scale che portavano alla Camera da letto e con una scusa scendemmo. Una volta dentro la stanza, restammo in silenzio per qualche secondo, poi Michelle si voltò verso di me, visibilmente imbarazzata, e mormorò alcune belle parole riguardo all'arredamento. Le afferrai delicatamente un braccio e la avvicinai a me. Lei non oppose un minimo di resistenza. - Non voglio che lei faccia niente che non voglia fare, Michelle - le dissi, trattenendo l'eccitazione del momento. - Mi dia del tu, la prego - Rispose lei, sorridendo; - Da tutta la vita sogno che uno come lei voglia portarmi a letto, quindi non si preoccupi di questo -. Le passai una mano tra i capelli e la baciai. Non un bacio romantico, ovviamente. Le infilai la lingua in gola e cominciai a palpeggiarle il sedere, per poi far scivolare le dita lungo l'elastico delle mutande e farle scendere fino alla vulva ...
    ... totalmente bagnata. La toccai dolcemente, aprendole le grandi labbra con delicatezza. Poi d'un tratto la penetrai violentemente con due dita, facendola ansimare. Mi staccai da lei e stringendole i capelli la feci inchinare davanti a me. Lei obbedì, silenziosa. I suoi occhi fissavano i miei, con aria di sfida. La ragazzina timida di poco prima aveva lasciato il posto ad una donna sicura delle proprie capacità. Voleva far colpo su di me, magari con la speranza che quella non fosse l'ultima volta e che potessi farle fare carriera o riempirla di soldi. Mi sbottonai i pantaloni e le misi il pene turgido tra le labbra. Lei prese a succhiarlo con arroganza, non avendo ancora capito che sarei stato io a comandare il gioco. Le strappai letteralmente il mio membro dalla bocca e lo sbattei sulle guance con forza. - Leccalo - le ordinai. Per l'ennesima volta obbedì senza fiatare. La sua lingua non tralasciò neanche un millimetro, soffermandosi con perizia sul glande. Le afferrai la coda con entrambe le mani e la spinsi fino a farle toccare il pube con le labbra. Più la sentivo tossicchiare, più mi eccitavo e la spingevo a fondo. Soltanto quando vidi che stava per soffocare, le sfilai nuovamente il pene dalla bocca e la voltai, facendole poggiare le mani sul materasso. Michelle si abbassò la gonna e le mutandine contemporaneamente, mostrandomi tutto il buono che Dio ha donato a questo mondo. Le schiaffegiai le natiche fino a lasciarle il calco perfetto delle mie mani su quel sedere scolpito dagli ...