1. Il venditore ambulante 2 - il viaggio di ritorno- xiii


    Data: 03/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio

    Quella notte dormii poco, sul treno mi venne in mente ancora Edoardo e la sua decisione –“Al diavolo”- pensai tra me e me. Cercai di distrarmi pensando ad Alessandro e alla nuova consapevolezza. Chissà come sarebbe andata la serata con lui, sicuramente avremo organizzato qualcosa, ho voglia di andare a ballare, ne ho bisogno. Un po’ di alcol, musica e caos ci vogliono. Arrivai a casa per l’ora di pranzo, i miei mi attendevano a tavola. Ero felice di rivederli, era già passato un mese dalla partenza. Dopo i discorsi di routine andai nella vecchia camera e mi appisolai per l’intero pomeriggio. –“Che intenzioni abbiamo stasera?”- scrisse alle diciotto e trenta il mio amico –“Pensavo ad un paio di birre al pub e poi se abbiamo voglia al Jexy. Avrei voglia di svagarmi un po’”-, -“Ok, si può fare, non dico niente a Erika se no mi rompe per la disco. Che dici avvisiamo qualcuno del gruppo?”- , -“Come preferisci, se no andiamo solo noi due”-. Speravo ovviamente che nessuno si aggiungesse perché avevo voglia di svagarmi solo con lui. Ci demmo appuntamento alle ventidue sotto casa.
    
    Quando venne a prendermi in auto notai che si era fatto proprio carino. Camicia perfettamente stirata nera, pantalone chiaro e ciuffo ordinato. –“Eilà bello come va?”- accogliendomi in auto –“Tutto bene dai, tu e la matematica?”- , -“Benissimo, ho superato l’esame del debito grazie a te!”- , -“Ma figurati, allora stasera dobbiamo festeggiare!!”-. Quando arrivammo al pub ci stava già un po’ di gente, ...
    ... dopo i vari saluti con i conoscenti andammo a sederci in un tavolo –“Forse ci raggiungono anche Michele e Dario”- disse sedendosi –“Bene, cosi ci facciamo una bella serata tra amici”-. Dario e Michele erano due compagni di squadra, ma anche cari amici, andavo molto d’accordo con loro, anche se non quanto con Ale. Iniziammo a brindare per l’esame e il rientro in paese, nel frattempo il pub si riempì e la musica del deejay aveva preso il sopravvento, ci alzammo e stemmo in mezzo alla folla a ridere, scherzare e bere. Quando arrivarono i due amici ci salutammo con un abbraccio e continuammo tutti e quattro i festeggiamenti. –“Che figata c’è un botto di gente stasera”- esordì Dario al mio orecchio –“Si, stasera c’è il pienone, si vede che inizia la stagione autunnale”-. Brindammo ancora finché le nostre gambe iniziarono a seguire il ritmo della musica, le guance diventarono rosse e i sorrisi dettati dall’ alcol si stamparono in volto. –“Ma voi venite al Jexy?”- domandai a Michele –“No, non credo domani mattina devo stare in piedi per le undici a dare una mano a papà”- , -“Ah ma dai che palle! ..E Dario?”- dissi con finto dispiacere –“Dario non lo so, ma dubito non voleva tardare”-. Quella risposta mi piacque cosi tanto da ordinare altre quattro birre e quattro shot. –“Al mio ritorno.. uno, due e treeee”-. Ci stavamo divertendo da matti, finalmente non pensavo a Edoardo, e per non sbagliare spensi anche il telefono, non volevo che, in preda all’alcol, potessi mandare messaggi di ...
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