1. Il venditore ambulante 2 - il viaggio di ritorno- xiii


    Data: 03/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio

    ... dispiacere per quella scelta. Andai al bagno e Alessandro mi segui –“Allora che si fa? Andiamo?”- disse mentre orinava accanto –“Si può fare, cosi ci risparmiamo un po’ di fila”- , -“Dario e Michele vengono?”- , -“No, da quel che ho capito”-. Ritornammo in mezzo alla folla, erano le due del mattino –“Allora ragazzi voi venite?”- domandò Alessandro ai due –“No, tra poco leviamo le tende”- , -“Va bene, allora ci aggiorniamo domani”-. Lasciammo alle spalle il pub e andammo al locale. Una volta dentro ci lanciammo e scatenammo in pista, già colma di gente, come due ragazzini. Dentro faceva un caldo pazzesco, erano i primi di ottobre, le temperature erano ancora alte e dopo due birre –“Io vado a pisciare”- dissi al mio amico –“ ‘Spetta andiamo fuori cosi fumiamo anche una sigaretta”- , -“Okey, lascio anche il golfino in auto”-. Il parcheggio era immenso e in sterrato. Avevamo parcheggiato nell’angolo dietro al locale, dove solitamente lasciavano l’auto i proprietari e chi ci lavorava. Pisciammo dietro la vettura e poi salimmo a bordo, poggiai il golfino nel sedile posteriore e accendemmo due sigarette –“Allora come va con Erika?”- , -“Tutto bene, anche se gelosa”- , -“E con le sue inibizioni sessuali come va?”- domandai cercando di capire un po’ –“Sempre uguale, non riesce a lasciarsi andare totalmente, si vergogna. E tu ti sei fatto qualche storiella?”- spostando l’argomento –“Niente di serio, ma qualche avventura me la sono fatta”- , -“Dai spara, qualche universitaria?”- , ...
    ... -“Non proprio, ma qualcosa di simile. Quindi ancora non si lascia andare?”- cercai di ritornare su lui –“Eh no, inibita e determinate cose non le vanno”- , -“Del tipo? Chissà quale richieste le farai”- , -“Nulla di particolare, solo qualche lavoretto”- la conversazione stava prendendo la piega che volevo facendosi sempre più calda –“Tipo? Succhiare alla guida?”- , -“Ma dai no scemo, che vai a pensare! ..ma qualcosa di simile”- , -“Non le piace succhiare?”- domandai spudoratamente –“Ehm si.. diciamo che è cosi”- involontariamente mi morsi un labbro –“Mi stai dicendo che ancora non ti ha fatto un pompino?”- , -“Esatto, non ama farli”- , -“Cosi non va bene”- dissi allungando la mano sulla sua gamba –“Meglio ritornare dentro”- disse irrigidendosi. Aprì lo sportello e scese, io lo seguii e ritornammo dentro. Ci sbizzarrimmo come due matti in pista e dopo qualche altra birra, intorno alle quattro e trenta del mattino decidemmo di andare via. Entrammo in auto, io ero particolarmente brillo, lui si era ripreso smettendo di bere perché alla guida, e imboccammo la via del ritorno. Durante il tragitto ripresi il discorso del pompino e iniziai a prenderlo in giro in maniera giocosa e scherzosa, lui rideva a crepa pelle. Avevo ancora voglia del suo gusto, non potevo perdere l’occasione. Il tono scherzoso si trasformò –“Quindi il tuo uccello non vede lingua da un po’?”- domandai con sfida mentre con l’indice accarezzavo la sua gamba sinistra. –“Esatto”- , - “Beh se vuoi possiamo rimediare ...