Eccitante estate 2017 - Racconti Erotici

Eccitante estate 2017

... fare in fretta, i suoi sapevano che era a fare jogging come ogni mattina dalle 7 alle 8. La trombai e mi trombò senza sosta per un'ora...lei venne ed io venni dentro di lei come mi aveva pregato! Bellissima impressione e si manifestò tanto zoccola quanto io mi ero immaginato. Nell'andare via mi pregò di non inviare ne sms ne chiamarla al cellulare in quanto Gianni spesso la controllava. Un ultimo baciò e mi lasciò con il cazzo moscio e sbrodolante! Quella sera mi invitarono in barca ma non successe niente di particolare se non il fatto che Gianni mi chiese se io e mia moglie volevamo passare una nottata in barca in qualche baia riparata nei dintorni. Chiaramente senza figli! Era un invito neanche tanto velato a che accadesse qualcosa di eccitante tra tutti noi e che fremeva dal trombarsi mia moglie! No problem...era uno dei nostri giochi preferiti. Accettai volentieri già pregustando cosa sarebbe sicuramente successo. Nel salutarci mi disse che l'indomani sarebbe partito per lavoro ma che tornava il venerdi sera in tempo per uscire in barca insieme.

Un paio di mattine dopo fui risvegliato di nuovo dal campanello della porta. Era lei sempre in tenuta sportiva e sempre nuda sotto che ormai veniva a fare ginnastica a casa mia. Una ginnastica molto piacevole! Quella volta volli eccedere e dopo pochi preliminari la misi a pecora direttamente a terra, le infradito sotto le ginocchia e accasciata su un cuscino, con il culo e la fica aperta in bella mostra. Due sberle sulle ...

... natiche e un paio di "troia e puttana" ed era in estasi. Qualche affondo in fica giusto per gustare e lubrificare e poi glielo sbattei in culo con forza. Lei gridò e si dimenò per qualche attimo ma poi una volta entrato tutto e dilatato lo sfintere iniziò a goderselo per bene. La appellavo molto volgarmente e ad un tratto la presi per i capelli strattonandoli. Ero in piede dietro di lei mentre la inculavo, era come andare a cavallo. Lei gridava dal piacere e mi esortava a spaccargli il culo, ad entrare più in fondo e altre porcate del genere, era al culmine della libido e non appena riuscii a mettergli due dita in fica per masturbarla, venne abbondantemente schizzando dappertutto. Iniziai a galopparla velocemente per venire anch'io fregandomene di farla male e delle sue grida. Le gambe mi bruciavano per lo sforzo ma riuscii a venire sborrandola in parte nel culo ed in parte sulla schiena ed i capelli. Lo feci apposta...era la mia puttana e doveva sottostare ai miei desideri e alle mie porcate. Lei era sfinita e rimase culo a l'aria a rifiatare, la sborra gli colava tra le gambe mista ai suoi umori...era una visione troppo eccitante e glielo sbattei in fica montandola violentemente. Lo facevo uscire fuori e lo sbattevo dentro con sempre maggior forza...e lei "basta devo andare, lasciami andare, è tardi, sii, siiii". Due minuti e venne di nuovo stramazzando al suolo in mezzo alla sborra e i suoi effluvi. Appena ripresasi si pulì frettolosamente e si rivestì scappando via senza ...