1. 157 - Anthology Alessia - Alessia il figlio la fidanzata e altri


    Data: 06/09/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Cuckold Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... alla mia sinistra vi erano due uomini e una donna, lei mi dava le spalle e uno di loro si dava da fare a fare il simpatico con la signora in questione. L�altro era un tipo con i capelli grigi, sulla quarantina, portava gli occhiali spessi e aveva un viso normale, ne bello ne brutto.Si accorse che lo guardavo e sorridendo sollevò il bicchiere brindando alla mia salute.La donna si voltò, mi vide e poi mi invitò con un gesto a raggiungerli e a sedermi con loro.Risposi al sorriso e accettai l�invito accomodandomi sull�unica poltroncina libera.Lei mi porse la mano dicendomi di chiamarsi Marilena e quindi mi presentò Bruno e Angelo. Bruno era il tipo di cui parlavo prima ed era anche il marito di Marilena, mentre Angelo era un amico di entrambi. Sia lei sia il loro amico avevano all�incirca trentasette, trentotto anni. Ad un certo punto la musica si fermò di botto e la voce del deejay comunicò che risarebbero stati cinque brani anni sessanta. Non erano proprio canzoni dei miei tempi ma comunque erano sicuramente meglio di quella musica estremamente rimbombante. Bruno si alzò in piedi e subito pensai che invitasse sua moglie a ballare, invece, inaspettatamente prese la mia mano nella sua e con molta galanteria mi condusse sulla pista. Gli sussurrai all�orecchio��..�Maaa� tua moglie non dice niente che inviti me???���No tranquilla, siamo una coppia moderna, anche molto�� aperta��Non gli chiesi ulteriori spiegazioni e stretta contro di lui iniziai a ballare una canzone di Lucio ...
    ... Battisti. Alla fine del terzo ballo, si avvicinò a noi Angelo chiedendo se poteva ballare lui con me. Così cambiai cavaliere e lui mi strinse ancora più energicamente di quanto non avesse fatto il suo amico.La musica spacca timpani riprese in modo più energico di prima e ritornammo a sederci al tavolino. Urlammo tutta la sera per riuscire a farci capire l�uno all�altro e verso le due della notte, loro mi chiesero se restavo o se uscivo assieme a loro. Erano simpatici e cordiali e quindi risposi che avrei terminato la serata in loro compagnia.Quando fummo fuori dissi a Marilena che io avevo la macchina poco distante e che non potevo andare in macchina con loro, lei allora mi chiese�.�Ma abiti lontano da qui??��No, due chilometri circa�..��Ah, capito, pensavo potessimo finire la serata a casa nostra, ma se abiti qui vicino è inutile che ti fai dieci chilometri per poi tornare qui a prenderti l�auto.�Capito, voi abitate lontano�.��Non moltissimo ma sono pur sempre dieci chilometri����Ma scusate, perché non venite voi da me�.��Beviamo il bicchierino della staffa e poi voi potete andare a casa�.�I tre si guardarono e mi chiesero quasi in coro se disturbavano, dissi loro che vivevo in pratica da sola, in quanto mio figlio sarebbe sicuramente arrivato a casa molto più tardi di me e che non davano assolutamente alcun disturbo.Ci sedemmo davanti alla tv ed io misi in tavola tutto l�assortimento di liquori che avevo.Feci un po� di zapping in televisione e poi abbandonai il telecomando sul ...
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