1. 157 - Anthology Alessia - Alessia il figlio la fidanzata e altri


    Data: 06/09/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Cuckold Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    La mia vita un po� sfrenata, ebbe una svolta il giorno che incontrai Lucas, io avevo ormai vent�anni e nella mia mente s�era fatto spazio un pensiero fisso: Volevo sposarmi. Si desideravo anch�io una famiglia, una casa con tutti i confort, dei marmocchi da crescere, un marito da accudire, con il quale litigare e tenerci il muso reciprocamente, poi, fare pace, in un grande lettone e fare l�amore fino a non farcela più. Lucas era bello, molto alto, possedeva un fisico da far impazzire una monaca novantenne, era dolce quando serviva esserlo ed era deciso e a volte autoritario come un vero macho. Cosa che non guastava affatto era che possedeva un arma decisamente letale, insomma, aveva un gran bel cazzo!! Di lui me ne ero pazzamente innamorata e così a soli ventidue anni, come è uso dire, convolammo a giuste nozze.Il matrimonio fu come uscire dal tunnel e imboccare una nuova strada, con mille progetti e centomila idee da realizzare. Preparammo con cura la nostra casa, il nostro nido d�amore e poi il fatidico giorno mi presentai in chiesa con il vestito bianco, sinonimo di quella purezza che da un bel po� di tempo se n�era andata, ma tant�è a me piaceva così. Ci fu una grande festa con tutti i parenti e anche tutti gli amici miei e suoi. Invitai anche i miei passati amanti, maschi e femmine, persino il professor Mandalà riuscii a rintracciare e a farlo venire al mio sposalizio. Poi partimmo per il viaggio di nozze, destinazione Venezia. Durante quei giorni infuocati passati per ...
    ... di più in hotel a fare l�amore visitammo anche i monumenti e le zone più belle della città, passeggiammo tra le calli, navigammo la laguna in gondola e mi innamorai delle meravigliose vetrerie di Murano e dei maestri vetrai, che in pochissimo tempo plasmavano vasi, cavallini e molte altri oggetti che erano delle vere opere d�arte. Tornammo a casa dopo una quindicina di giorni e ripartimmo tuffandoci nella vecchia vita lavorativa.Una settimana più tardi attesi invano l�arrivo del mio ciclo mestruale e dopo alcuni giorni di ritardo feci il test. Positivo! Cavoli, ero incinta! Felice, direi raggiante, lo dissi a Lucas e lui invece di condividere con me quella grande gioia, mi chiese se non pensavo anch�io che fosse un po� troppo presto per avere un figlio. Rimasi abbacchiata per parecchi giorni, fu la prima di una lunga serie di coltellate virtuali che il mio uomo mi diede. Insistette parecchio per convincermi ad abortire e in una occasione mi penetrò in modo veramente selvaggio sbattendomi forte e facendomi venire un forte mal di pancia. Il ginecologo mi consigliò di andarci piano in quanto il pene di mio marito era molto lungo e quando mi penetrava da dietro mi doleva in modo particolare l�utero. Lui, in occasione di quella visita, venne con me e ascoltò annuendo i suggerimenti del medico poi la sera stessa mi fece mettere a pecorina e me lo affondò dentro fino alla radice. Dopo, con me estremamente dolorante al ventre, mi portò alla clinica ginecologica per farmi visitare. Mi ...
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