1. Fantasie avverate (prima parte)


    Data: 26/08/2017, Categorie: Prime Esperienze Tabù Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster

    ... degli uomini erano situati in fondo alla sala, entrai nell’antibagno dove c’era un lavandino e di fronte avevo tre porte con i rispettivi gabinetti; due porte erano aperte, la terza era chiusa.Mi avvicinai alla porta tendendo l’orecchio per cercare di ascoltare il minimo rumore, ma dall’interno non proveniva nessun suono, poi ci fu lo scarico dello sciacquone; mi rifugiai subito nel bagno adiacente e socchiusi la porta, usci un uomo, ma del ragazzo e di mia moglie, non c’era traccia.Andai verso quello delle donne, ma dubitavo che Anna fosse tanto pazza da portarselo proprio la; dopo vari appostamenti fuori dall’antibagno (certo non potevo nemmeno immaginare di entrarci), mi decisi di tornare in sala, quando notai che all’inizio del piccolo corridoio che portava al bagno delle donne, c’era una porta chiusa con sopra un etichetta che diceva riservato.Incrociai un cameriere e gli chiesi con una stupida curiosità cosa ci fosse li dentro, mi disse che era un corridoio che portava a delle stanze adibite a spogliatoi, riservate ai fotografi e ai musicisti; bingo!Aspettai che il cameriere si allontanasse e aprii la porta senza fare rumore; mi ritrovai in un corridoio con poca luce, le luci erano spente, in fondo c’erano due porte, una di fronte l’altra.Mi avvicinai con passo leggero, appoggiai l’orecchio alla porta alla mia sinistra, ma fu quella di destra ad attirare la mia attenzione, era di alluminio, quindi poco insonorizzata e non ci fu bisogno di appoggiare completamente ...
    ... l’orecchio vicino; sentivo lo strusciare di qualcosa, tipo lo sfregamento di vestiti, poi dei bisbigli, la voce di mia moglie: “ti piace così o vado troppo veloce”?!?!?“Siiii….. vai bene cosi, continua.”Lei: “Ti piaceva guardarmi le cosce in sala vero? Avevi l’acqua in bocca!!!Lui: “Si, mi piaci un casino, mi stava scoppiando il cazzo e tu lo facevi apposta ad allargarle e a far salire su la gonna”, “se non ci fosse stato tuo marito, ti avrei portata fuori e ti avrei scopata fra gli alberi”.Lei: “Come corri, neanche ci conosciamo, accontentati di come te lo sto tirando.”Lui: “Si mi piace, mi piace tanto di come me lo seghi, si vede che ci sai fare, ti prego prendimelo in bocca”!Io ero li, ad un metro da loro, diviso da un muro di cartongesso, mi stavo massaggiando il cazzo da sopra i pantaloni, con gli occhi chiusi ad ascoltare tutto quello che stava accadendo all’interno; il cuore mi batteva talmente forte nel petto che avevo paura che si potesse sentire dall’interno.Ad un certo punto sentii Anna gemere.Lui: “sei un lago, sei inzuppata, stai sbrodolando”.Lei: “aspetta che le tolgo”.Sentii il rumore del tacco che batteva a terra, poi l’altro; si era tolta le mutandine.Il Cazzo mi faceva male nei pantaloni, li sbottonai e lo tirai fuori, cominciai a menarlo.Dall’altra parte del muro sentivo il rumore inconfondibile delle dita che sbattevano velocemente nella fica bagnata di Anna, piu’ aumentava il rumore e più lei gemeva forte; ad un certo punto sentii la mia dolce mogliettina ...
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