1. Finalmente Krystal


    Data: 08/09/2020, Categorie: Lesbo Autore: Shrink, Fonte: RaccontiMilu

    ... loro invidie, ma mi trattenni.Ad un certo punto il gruppetto di fan più numeroso, quello che si era assiepato sulla soglia del camerino della band, iniziò a rumoreggiare; tutti si fecero più vicini, mentre io rimasi in disparte, alzando solo lo sguardo per vedere cosa stesse succedendo.La porta del camerino si aprì, e l�apparizione di Krystal nel corridoio mi provocò un tuffo al cuore; volevo andare lì, farmi strada tra quei perdenti, e parlarle, dirle di persona quello che le avevo scritto via e.mail. Invece mi avvicinai lentamente, ma sempre tenendomi a debita distanza.Krystal distribuiva sorrisi ai fan scatenati, sorrisi molto freddi, di circostanza; si vedeva chiaramente che non le importava nulla di essere lì, perché si guardava attorno come per cercare qualcosa che la interessava davvero.Alcuni fan le porsero dei blocchetti per farseli autografare, altri si fecero fotografare mentre le cingevano le spalle con un braccio, e altri chiesero di poter toccare le sue doti, richiesta che lei declinò ridendo.Io guardai il tutto senza sapere cosa fare: stavo perdendo l�occasione della mia vita per conoscere la mia eroina, il mio modello; e tuttavia ancora non trovavo il coraggio di avvicinarmi, un po� per paura dei fan, un po� per il timore reverenziale che provavo per Krystal.Quando lei chiamò il mio nome, il mio cuore sobbalzò di nuovo, e i chiassosi ragazzotti si ammutolirono; mi sentii gli occhi di tutti puntati addosso, soprattutto gli occhi di Krystal. Quando alzai lo ...
    ... sguardo, vidi che i ragazzi mi guardavano, chi incuriosito e chi perplesso; Krystal invece mi guardava sorridente, ma non con il sorriso falso che aveva dedicato a loro: questa volta il sorriso era sincero, come di chi incontra una vecchia amica.Mi si avvicinò, lasciandosi alle spalle la combriccola; ora il silenzio era rotto dai loro discorsi sottovoce: si chiedevano se qualcuno avesse notato che c�era anche una ragazza, e un paio di loro ipotizzarono che fossi una groupie, una di quelle sgualdrine che vanno nei backstage per scopare con i musicisti della band.�Sei tu, vero?� mi chiese. Fortunatamente, sapevo molto bene l�inglese, quindi riuscivamo a capirci.�Si�sono quella della mail� le risposi. Volevo alzare la testa e guardarla negli occhi, ma non ci riuscivo. Temevo che ora mi avrebbe umiliata davanti a tutti, dicendo a quei maniaci �ehi, sapete che questa ragazza è innamorata di me? Non la trovate patetica?� e tutti avrebbero riso di me.�E� un piacere conoscerti. Temevo che non fossi venuta, alla fine.� Disse, sempre in tono cordiale, porgendomi la mano.L�afferrai, o più onestamente, la sfiorai con la mia, e il solo contatto con la sua pelle morbida e fresca accese dentro di me il desiderio; alzai la testa, e la guardai attraverso la frangetta che mi copriva gli occhi.�Perché tieni i capelli davanti agli occhi?� mi chiese lei. Me li spostò con una mano, e io arrossii, perché per un secondo avevo pensato che volesse baciarmi, come del resto aveva già fatto con altre ...
«12...567...»