1. Duplice sodomia


    Data: 08/09/2020, Categorie: Trans Autore: Iridescente

    ... rigirò dentro come volesse sondare le mie capacità dilatatorie. Mi rivelò di avermi introdotto in culo la punta di tutte e cinque le dita della sua mano destra tenendole a becco d’uccello. Mi chiese se avvertissi dolore. Gli risposi di no. - Il tuo orifizio è elasticissimo - mi disse emettendo un gridolino di sorpresa. Mi chiese se dovesse seguitare a “preparami” introducendo le dita ancora più a fondo. Gli risposi con un cenno di assenso. Subito dopo sentii le dita di Ivan aumentare la pressione. Avvertii il mio orifizio anale dilatarsi senza provocarmi troppo dolore. - Hai un buco favoloso - mi disse Ivan forzando di più la pressione delle dita. Emisi un gemito non di dolenza ma di godimento. Ormai era chiaro che l’intenzione di Ivan era di mettermi tutta la mano nel retto per dimostrarmi che un’inculata doppia era possibile la reggessi, sebbene i loro cazzi fossero fuori del comune. - Giusy - mi avvertì Ivan - ti ho infilato la mano in culo fin quasi alle nocche. Vuoi che seguiti? - - Sì - le dissi con un tono bramoso. - Abbassati a baciare Alan in bocca. Voglio dare la pressione decisiva mentre le vostre lingue s’intrecceranno. - Guardai le labbra carnose di Alan, semiaperte, rese sensuali dal nero della pelle a contrasto con i suoi denti bianchissimi. Mai avevo baciato un maschio di colore. Il solo pensiero che stavo per farlo mi emozionava al punto da avvertire lo stomaco liquefarsi. Mi abbassai su di lui. Le mie labbra sfiorarono le sue. Ne avvertivo il respiro ...
    ... tiepido sul viso. Doveva avere masticato una mentina. Mi sorrise. Corrisposi. Gli sussurrai quanto fosse affascinante. Tra i suoi denti intravidi una lingua rosea e invitante. Poi la mia bocca si fuse con la sua. Le nostre salive si mescolarono come per generare un fluido multietnico. A un tratto avvertii la mano di Ivan aumentare progressivamente la pressione sul mio sfintere. Gemetti nasale nella bocca di Alan: un po’ di dolore e tanta sensazione di goduria. Avvertii proprio l’istante in cui il mio orifizio stellare si dilatava per fare passare le nocche della mano, poi essa che era inghiottita dal mio retto sino al polso. - Giusy, sei favolosa! - esclamò Ivan. Adesso stringerò la mano a pugno e te la rigirerò pian, piano nel culo. Sentii che incominciò a muoverla lentamente, mormorando quanto fossero avide e ospitali le mie viscere. Un intenso godimento mentale mi calò addosso come un caldo manto di ovatta. Ivan mi parve talmente abile da farmi pensare: chissà quante volte lo avrà fatto. Presi a baciare con più irruenza la bocca di Alan e seguitai a intrecciare la mia lingua con la sua, fino a che non sentii Ivan togliermi la mano dal retto con un rumore simile a un tappo tolto rapidamente da una bottiglia di vino. - Giusy - mi disse Ivan sogghignando di piacere - ti è rimasto il buco dilatato quasi quanto il fondo di un bicchiere, sai? Adesso sei più che pronta a ospitare il cazzo di Alan. - poi aggiunse: - Il tuo sfintere aperto mi trasmette una tale libidine che t’inculerei ...
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