1. Ogni maledetto weekend. (parte nona)


    Data: 11/09/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    ... perché ci aveva mandati in quel posto. Il portiere di notte era il fratello di Luca, (ancora un fratello) il suo nome era Lorenzo ed indovinate un po'?
    
    Elena dopo avermi 'messo a letto' scese giù al bar a bere qualcosa. E sicuramente bevve sborra a volontà, oltre a prenderlo in ambo i buchi. Mi svegliò alle due di notte, lei era a cavallo sulla mia faccia e mi stava facendo la doccia di sperma. Però dopo mi fece chiavare.
    
    Questo è quello che accadde quel sabato a Venezia, ma la domenica fu addirittura peggio, e anche a me toccò...
    
    La mattina dopo con Elena decidemmo di andare a fare colazione in una pasticceria ben fornita che avevamo notato il giorno prima. Premetto che già, da appena sveglia, mi aveva confessato che aveva la fica in subbuglio e che non vedeva l'ora di rivedere Luca. La scopai, ma servì solo ad attenuare un po' il vulcano che aveva in mezzo alle cosce. Dopo colazione facemmo una passeggiata per le stradine strette del centro storico poi, passata un'oretta, un po' stanchi, ci sedemmo sui gradini di un monumento. Lei, al solito, indossava una gonna corta e seduta su quei gradini bassi mostrava quasi ogni cosa, tant'è che le dissi di chiudere le gambe perché stava dando scandalo. Infatti una signora anziana, passando, l'aveva guardata e apostrofata male, in dialetto veneto. Le cosce al vento di Elena non erano state notate solo dalla signora anziana, ma anche da due uomini sulla cinquantina che stavano sorseggiando un caffè seduti fuori da un bar, ad ...
    ... una ventina di metri da noi. Dall'abbigliamento dedussi che dovevano essere sicuramente due marinai, erano robusti e rozzi, e subito cominciarono a puntare Elena, che non si fece certo pregare, rispondeva ai loro sorrisi. Loro la puntavano con le dita e lei faceva la finta tonta dicendo: "Io? Io?" Ad alta voce, e rideva divertita. Ad un certo punto, su loro invito, si alzò dai gradini del monumento e si andò a sedere al tavolino dei due omaccioni, facendo in modo di mettere abbondantemente in mostra le cosce. Li vedevo parlare ma non potevo sentirli perché il chiacchiericcio della gente copriva le loro parole. Passati tre-quattro minuti ritornò verso di me, dicendo che i due ci avevano invitati a bere qualcosa in un posto lì vicino, e mi chiese se avevo voglia di andarci. Accettai perché quei due mi sembravano, così ad occhio, gente poco raccomandabile, ed avevo paura per Elena. Così ci avviammo a piedi, a loro dire il posto non era molto distante, infatti ci arrivammo subito, e non era un locale, ma casa di uno dei due uomini, che si chiamavano Cesare e Aldo. Ero perplesso ed anche incazzato: ma perché mia moglie si doveva sempre infilare in quelle situazioni?
    
    Le intenzioni di Cesare e Aldo si rivelarono immediatamente, già mentre Elena varcava la soglia per entrare in casa aveva una mano di Aldo sul culo, infilata sotto la gonna. Lei rideva, mentre io mi chiedevo cosa ci facessi lì. Ok, Elena se li voleva scopare entrambi, ma io? Perché avevano invitato anche me?
    
    Lo ...