1. La minestra riscaldata diventa bollente – 2 – condivisione


    Data: 13/09/2020, Categorie: Tradimenti Autore: IlBaroneRosso, Fonte: Annunci69

    ... ma che gioia.
    
    Si sentiva sua, posseduta da lui.
    
    Piena, piena di lui, del suo membro forte e caldo.
    
    Stringeva le natiche per sentirlo di più.
    
    Si abbassava, per farlo entrare meglio.
    
    Una continuazione.
    
    Inculate, una parolaccia, certo, ma è il termine esatto, inculate a gogo.
    
    Tra una strapazzata davanti, un sessantanove congiunto, una strapazzata nel sedere, un orgasmo dato, o preso, o tutti e due, c’erano i momenti di riposo, meritato, di intimità e di discorsi leggeri.
    
    Qualche volta anche discorsi di sesso.
    
    “Sai Giorgio, una mia collega mi ha detto una cosa strana, che non ho capito. Ma è una zozzona. Non so se faccio bene a parlartene”.
    
    “Dimmelo lo stesso, tesoro”.
    
    “Dice che ha fatto una doppia con due amici suoi. Ho fatto finta di sapere cos’è, ma non lo so. Pensavo che fosse andata a letto con due maschi e che avesse scopato prima con uno e poi con l’altro. E invece no. Da certe cose che ha detto dopo, ho capito che è una cosa diversa. Non ho voglia di farmela spiegare da Lorenzo. Meglio che stiamo lontani da certi argomenti con lui. Di sicuro tu lo sai. Cosa vuol dire?”.
    
    “In effetti, è una cosa diversa”.
    
    E aggiungeva: “Se vuoi che te lo dica, dopo ti spiego tutto. Ma adesso prendimelo in bocca, ho voglia di un pompino, dai”.
    
    “A parte la volgarità, va bene. Ne ho voglia anche io. Ma dopo me lo spieghi. Dì giuro”.
    
    “Giuro, giuro. Ma prima spompinami, dai”.
    
    “Sporcaccione. Sempre a usare certe parole”.
    
    “Va bene, facciamo sesso ...
    ... orale. Non si dice, ma ti piace da matti farti leccare la fica”.
    
    “Zitto, dai, volgare e sboccato che non sei altro”.
    
    Zitto e lecca, pensava, ma senza dirlo.
    
    Non riusciva a togliersi il pensiero dalla testa.
    
    Infatti, nonostante l’impegno di Giorgio, a fatica riuscì a venire, un sacco di tempo dopo di lui.
    
    Di solito succedeva il contrario.
    
    “Adesso devi spiegarmi tutto”.
    
    “Tutto cosa?”.
    
    “La doppia. Cos’è la doppia”.
    
    “Ah, scusa, me n’ero dimenticato. Allora, quando eravamo sposati, ti dicevo che avremmo potuto divertirci con un’altra coppia, oppure con un altro maschio? Ecco, la doppia, quella classica, si fa in tre, con un altro maschio, oppure con il maschio di una coppia”.
    
    Il telefono li interruppe.
    
    Era Lorenzo.
    
    Aveva un impegno quella sera, le spiegò lei dopo, con dei colleghi svedesi arrivati improvvisamente da Stoccolma, li doveva portare fuori a cena; si sarebbero visti l’indomani.
    
    “Va bene caro. Ci sentiamo domani, allora”.
    
    “Ma adesso sei impegnata? Non puoi stare al telefono?”.
    
    “No, Lorenzo, sono in riunione con un collega, mi sta spiegando una cosa, una cosa di lavoro... Ma se vuoi ti telefono dopo, quando abbiamo finito”.
    
    “No, non importa. Ci possiamo sentire domattina”.
    
    “Ok. Ciao. Buona serata”.
    
    “Ciao. Ciao”.
    
    Allora stasera sono libera. Rimani con me?”.
    
    “Certo, Veronica, ti faccio compagnia, io. Magari ti cucino un piatto di spaghetti. Dopo telefono a Federica per dirglielo”.
    
    “E cosa le dici?”.
    
    “Che sono ...
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