La mia padrona di casa
Data: 05/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: architetto, Fonte: RaccontiMilu
... alla base del pene e con movimenti avanti e indietro della testa e del corpo se lo infilava tutto, potevo vedere le sue guance gonfiarsi quando arrivava a strusciarle la gola. Ero super eccitato, non volevo venirli in bocca e le chiesi di fermarsi. Lei s�arrestò e mi chiese di spogliarmi, cosa che feci rapidamente: �vieni� mi disse e mi precedette verso la camera. Avrà avuto anche i suoi anni ma vederla così con solo degli slippini di pizzo, autoreggenti e tacchi a spillo l�avrebbe fatto rizzare anche a mio nonno, figuratevi a me.Si sdraio e mi offrì il suo tesoro, quando mi avvicinai alle mutandine di pizzo nero lei ebbe un sussulto, le scostai e apparve la sua figa nel massimo dello splendore. Aveva il pelo curato, proprio come piace a me, iniziai ad accarezzarla ed in pochi attimi sentii un liquido denso e caldo colare:�Dai toccami, senti come sono bagnata.....mmm ti prego voglio godere con te!".Era bagnata come mai avevo visto in una donna e tutto ciò mi faceva impazzire.Si vedeva bene anche il clitoride, bello gonfio e rosso, come le grandi e le piccole labbra, la penetrai con le dita, prima due, poi tre, la sentivo caldissima, scivolosa, accogliente e pronta per fare l'amore in qualsiasi modo, tanto era bagnata. Era abbastanza larga da poterla penetrare quasi con tutta la mano. Ritirai le dita e cominciai a leccarla, prima tutto intorno la fessura, poi sul grilletto, lo passavo e ripassavo lentamente, tenendo la lingua morbida, complice dei suoi gemiti dei suoi fremiti ...
... improvvisi, del suo inarcare il bacino in cerca di un bacio più prolungato. Il suo profumo m'inebriava, l'eccitazione di entrambi era alle stelle. Mi fece stendere sul gran letto matrimoniale e poi distendere giù, sul materasso, per scivolare al mio fianco e iniziare a baciarmi viziosamente in bocca, con una mano giù a carezzarmi il pacco e l�altra appoggiata sul petto a stimolarmi i capezzoli. Io l�avevo presa per la vita e ne perlustravo pesantemente le natiche pronunciate e le belle tette tremolanti.Pomiciammo così per un po�, come due fidanzatini infoiati, poi Matilde staccò la sua bocca carnosa dalla mia e prese a baciarmi le spalle e poi il petto, poi ancora più giù, scivolandogli sopra verso il ventre.Le sue tette si strusciarono intorno al mio cazzo, ben eretto, e premute contro dalle mani, lo imprigionarono in una soffice stretta e movendosi su e giù a masturbarlo morbidamente.Lei lo voleva ed io era pronto per scoparla e così Matilde si dispose a cavalcioni su di me, con una mano diresse l�uccello, tenendolo ben fermo mentre, calandosi su di esso, se lo faceva penetrare pian piano nella fica bagnata. Cominciò a dondolare il bacino in avanti e indietro, lentamente, vibrando e ansimando tutta.Seguitò così, a lungo, assaporando il piacere che le montava dentro, fino a che con un colpo deciso e un mugolio se lo infilò tutto in fica, fino alle palle gonfie, e si fermò.Quindi riavviò ansando il movimento del bacino, adesso più rapido di prima, ad un ritmo incalzante che ...