1. Pesca


    Data: 13/09/2020, Categorie: Tradimenti Autore: CarloMi, Fonte: Annunci69

    La città d'estate, quella che per leggenda dovrebbe essere deserta, sembra in questo caso sovraffollata. Agli incroci le macchine passano nervosamente, tra un ingorgo e l'altro.
    
    Ad uno di essi, vi è una donna in attesa di attraversare. C'è chi l'aspetta dall'altro lato della strada. I due piccoli figli l'avevano vista, poco entusiasti.
    
    Ogni pomeriggio, appena uscivano dall'oratorio con altri amichetti e alcune mamme, andavano a prendere il gelato. Era ormai divenatto il punto di ritrovo pomeridiano. Quel pomeriggio i bimbi non avevano ancora preso il gelato, ed avevano più voglia di chiacchierare con gli altri che tornare a casa. Poco male, non c'era fretta di tornare a casa. Il fatto di essere in ferie era comunque rilassante per quella donna.
    
    Al momento di tornare a casa, si accucciò per sistemare il retro dello zaino di uno dei bimbi. In quel momento si apri il portone del palazzo della gelateria. Uscì un ragazzo, e vide voltanto gli occhi che la stava scrutando, con lo sguardo noncurante tipico dell'uomo. Stava giusto prendendosi in giro per il fatto di avere addosso la gonna, cosa che non indossa spessissimo, ma nei medesimi istanti lui continuava a sostenere lo sguardo e le sorrise.
    
    E gli sorrise con sorriso sincero, senza pensarci.
    
    "Ah ma allora non sei solo guardone" pensò tra sè. Lo aveva colpito. Non che gli uomini non la guardassero, anzi, ma quel fiero sguardo sembrava dirle che era di un giovane ma anche coraggioso.
    
    Questa serie di pensieri si ...
    ... saranno susseguiti in massimo 3 secondi, ma non era sembrato così a lei. Era divertita.
    
    Tornando a casa, non tanto distante da quel incrocio, ripensò al ragazzo, lo focalizzò convincendosi di averlo già visto, probabilmente li alla gelateria. Una volta a casa andò a cambiarsi, e si rivide allo specchio.
    
    "Si, con questa gonna è facile chiamare gli occhi a sè". In verità non era così corta come pensava; si chiedeva se la maglia fosse stata spostata in quei momenti convinta di aver dato spettacolo. Il decoltè generoso sì ma in salvo lo è stato tutto il pomeriggio.
    
    Arriva il marito ed è tempo di rilassarsi: aveva promesso di cucinare lui.
    
    Il giorno dopo è andata lei a prendere i bambini, e una volta in gelateria arrivò di soppiatto anche il giovane vicino.
    
    "Ciao! La pesca sta andando velocemente eh, sei arrivato giusto in tempo" disse la ragazza della gelateria, a cui lui rispose con un divertito quanto laconico "bene".
    
    La nostra donna, potè guardarlo defilata. Era un bel ragazzo, probabilmente universitario, curato, affabile con chi parla e probabilmente gentile. Sicuramente attraente per le sue coetanee!
    
    Lui uscì e andando verso il portone, leccando la pallina col colore della pesca, la vide, la guardò scivolando sul decoltè. Impertinente.
    
    "Questi ragazzi dagli ormoni impazziti... Pesca, lo chiamerò Pesca..."
    
    Rideva si, ma in fondo sapeva che la pesca piaceva molto anche a lei. Un po' odiava avere il pensiero di quel ragazzo.
    
    Non che le capitasse ...
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