Il diavolo e l'acqua santa
Data: 15/09/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Valerie2004, Fonte: Annunci69
... sentirsi sicuro, quello di parlare per frasi fatte, esempi scritti da grandi autori, scene di film di successo, libri che annoveri nella top ten di quelli che devi assolutamente leggere, insomma Dario era costruito dalla testa ai piedi, ma io con la mia schiettezza riuscivo sempre a spiazzarlo e a far cadere le impalcature.
Per tutto il tragitto di ritorno, non provo' nemmeno a sfiorarmi, arrivati sotto casa mia, scambiammo ancora due parole e proprio mentre ci stavamo salutando, mi disse: "Non vorrei lasciarti andare...".
Ed io risposi: " Non lo fare...".
Poi scesi dall'auto, andai ad aprire la sua portiera e gli porsi la mano, chiaro invito a salire a casa mia.
Una volta dentro il mio appartamento, dopo esserci accomodati, bevemmo un amaro, parlammo ancora un po e finalmente mi baciò !
Fu un bacio dapprima dolce, poi sempre più passionale, così passionale da far precipitare tutto: ci spogliamo freneticamente, rimanemmo nudi senza pudore, lui seduto sul mio divano di alcantara rosso, io inginocchiata sul l'enorme tappeto persiano, guardai il suo cazzo ritto e maestoso, degno di un uomo della sua stazza, le palle proporzionate e turgide, la cappella rosa, pronta per essere succhiata....
Lo so, non si conviene ad una signora di prendere l'iniziativa e cominciare proprio da lì, ma sentivo che il gioco era nelle mie mani e allora tanto vale iniziare da dove mi piaceva di più.
Lo maneggiai con delicatezza, lo massaggiai dolcemente, potevo sentire la pelle ...
... sotto le mie dita che andava su e giù scoprendo quella meravigliosa cappella arrapata, lo guardai negli occhi con un pizzico di perversione, avvicinai la mia lingua al suo cazzo e iniziai a leccarglielo dalla base alla cappella e dalla cappella alla base, poi lo ficcai avidamente in bocca ed iniziai a succhiare, menandologlielo a ritmo costante...
Succhiavo, leccavo, lo inondavo di saliva per poterglielo menare meglio e intanto lo guardavo negli occhi, com'era debole adesso, il suo godimento era nelle mie mani, lui voleva godere ed io potevo decidere di accontentarlo oppure no...
Mi fermai, avevo voglia di sentire il suo cazzo dentro di me, di sentirmi " piena", così mi sedetti a cavallo su di lui e comincia a masturbargli la cappella con la vulva, contraendo e rilasciando il muscolo, come gli stessi facendo un pompino.
Di colpo scesi fino in fondo è sentii tutta la sua prorompenza riempirmi la fica...comincia sfregarmi con forza, potevo sentire le sue palle solleticarmi la vulva, mi pulsava, avevo voglia di esplodere dopo i primi colpi e così feci, lo inondai dei miei umori e alzandomi in piedi sul divano, gli sbattei la fica in faccia obbligandolo a leccare i miei caldi umori.
Fu molto bravo, continuo' a leccare con la sua lingua felpata, procurandomi un altro orgasmo clitorideo che mi fece godere il cervello...
Così, scesi nuovamente e ricominciai a cavalcarlo fino a che, ormai vicino al godimento, mi afferrò' le natiche e comincio' a sbattermi a ritmo sempre ...