1. Vacanze In Sardegna


    Data: 15/09/2020, Categorie: Etero Autore: MarcoB, Fonte: RaccontiMilu

    ... abbronzante sulle spalle, sulla schiena, sulle gambe... e ci stendemmo come lucertole al sole. Godevano i caldi raggi del sole, parlando poco e di tanto in tanto, qualcuno rompeva il silenzio con qualche battuta indirizzata alle tette di Giada. Le tette erano l’argomento del giorno e a me ricordavano continuamente tutte le nostre fantasie. Facemmo il bagno da soli, tutti insieme, qualche nuotata, senza sforzarsi troppo.Tornati al villaggio, preparammo la cena e cenammo con la solita allegria, ma, come nei temporali estivi, nel cielo azzurro alcune nuvolette si stavano addensando all’orizzonte. Il vino bianco e fresco, l'allegria e l'atmosfera rilassata ci resero tutti un po' ebbri. Giada, cui bastava un bicchiere di vino per eccitarsi, a fine cena, tirò fuori una bottiglia di limoncello ancora quasi piena.“Ragazzi, fra due giorni partiamo. Non vorrete mica portarvela indietro questa bottiglia”.“Certo che no! Prendo i bicchieri.”. rispose NicoL’alcol, in piccole quantità, ha l’effetto di liberare i freni inibitori. Chiacchieravamo e bevevamo, ci prendevamo in giro l’un l’altro e dopo un paio di bicchieri, Nico ricordò l’episodio di qualche giorno prima in cui Giorgio aveva reagito male alla sua proposta di Streap poker cui tutti avrebbero giocato volentieri.“Ora che quei due rompiscatole non ci sono più, potremmo farlo noi un bel torneo di Streap poker. Così vediamo il batacchio di cui ti vanti tanto” Disse Giada con aria furba, rivolta a Nico. La sua aria furbetta associata ...
    ... al batacchio di Nico mi procurarono un’altra piccola scossa di piacere e un irrigidimento nelle mutande. Da quel momento in poi tutto si rifletteva sullo stato di turgore del mio cazzo.“Non credere che sarà così facile mettermi nudo, mia cara. Dovrai sudare sette camicie…. ammesso che io non te le abbia già tolte tutte ....”. Rispose Nico maliziosamente.Io osservavo il battibecco tra i due e la loro sfida mi elettrizzava. Guardai negli occhi Giada e mi parve una tigre prima dell’attacco. Capii che quella sera sarebbe potuto accadere qualcosa d’inaspettato e la baciai come per sostenerla.Cominciammo a giocare e, uno alla volta, gli indumenti sparivano e, a ogni indumento, partiva un sorso di limoncello. Mi chiedevo se Giada sarebbe andata fino in fondo. Giocavano tutti allo spasimo per non rimanere nudi. Giada perse già alle prime due mani camicia e gonna. Poi perse Nico la maglietta e poi ancora Giada che rimase con le sue splendide tette in bella mostra. Da quel momento in poi, Giada non perse più e rimase solo con gli slip. In seguito rimasi nudo io e poi Nico. Giada, con i suoi slip ancora su era la vincitrice.Altro giro di limoncello.“Il tuo pisello lo conosco fin troppo bene. - disse Giada rivolta a me - Voglio vedere quello di Nico.”Nico si alzò in piedi ed esibì con orgoglio un cazzo che, nonostante non fosse ancora duro, era di notevoli dimensioni e aveva una particolarità: era circonciso. Questa circostanza accese la curiosità di Giada che allungò il braccio, lo prese ...