1. Vacanze In Sardegna


    Data: 15/09/2020, Categorie: Etero Autore: MarcoB, Fonte: RaccontiMilu

    ... fino in fondo. Poi tirò la testa indietro e lo fece uscire tutto fuori. Fu allora che Nico perse la pazienza e, afferrata la testa di Giada, cominciò a fotterle la bocca. Io mi spostai alle spalle di Giada e, senza farle mollare il cazzo di Nico, la feci mettere con le gambe ritte, piegata a novanta gradi. Le spostai gli slip, le allargai le natiche e, tenendola per le cosce, mi fiondai sulla figa a leccare i sapidi umori che Giada, eccitata, aveva cominciato a produrre in abbondanza.Il respiro corto e affannato di Nico, e i gemiti sempre più prolungati di Giada mi eccitavano come un mandrillo. Avevo un cazzo d’acciaio con il quale avrei potuto fare un buco nel muro. Mi alzai in piedi e, afferrata Giada per i glutei, le infilai nella figa. Cominciai a spingere come un ossesso, sentivo il mio cazzo scivolare nella figa allagata di umori. Mi sembrava poco energico. Allora, allungai le braccia e afferrai le grandi tette e con quelle pilotai il dolce su e giù. La fottevo quasi con rabbia, tirandomi indietro e poi spingendomi in avanti mentre, contemporaneamente, la tiravo a me. Mugolava come la peggiore delle vacche, godeva senza ritegno, senza vergogna, si era ...
    ... completamente lasciata andare, ben determinata a farsi fottere da due tori infuriati.Ora Giada aveva un cazzo enorme giù nella gola e uno poderoso nella figa fradicia di umori. Gemeva e trasudava un piacere che non aveva mai provato prima. Le tremavano le gambe, sentiva fremiti che le attraversavano il corpo e un piacere intenso, come un incendio di proporzioni gigantesche. Succhiava e gemeva, gemeva e succhiava. Stava per raggiungere il suo orgasmo.Non appena Giada gridò per il suo primo orgasmo, improvviso e intenso, senza nemmeno farle riprender fiato, ci spostammo sul lettone.Nico si stese con l’alzabandiera ben in evidenza. Giada si sfilò gli slip e si sedette a cavalcioni a smorzacandela con le gambe aperte, le ginocchia piegate e con la schiena dritta. Si muoveva in verticale lungo il batacchio dentro di se e, orizzontalmente, con funamboliche torsioni del bacino.Nico ed io ci alternavamo tra bocca e figa costringendo Giada a una serie interminabile di orgasmi che si susseguivano e si accavallavano. Fino a che, quasi contemporaneamente, sborrammo sul bel viso e sulle sue grandi tette. Tutti e tre, poi, crollammo esausti sul letto e in breve ci addormentammo. 
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